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“Ora guardaci dall’alto”. Lutto nello spettacolo italiano, addio a un attore sempre tra i più grandi

Pubblicato: 29/09/2025 13:33

Il mondo dello spettacolo italiano piange la scomparsa di Federico Grassi, attore capace di lasciare il segno sia a teatro che in televisione. La sua carriera, ricca di sfumature e collaborazioni prestigiose, lo ha reso un volto amato da pubblici diversi, dagli spettatori delle grandi produzioni teatrali a quelli delle fiction televisive. Tanti i messaggi di cordoglio arrivati in queste ore: “Sei eterno ora”. “Ora guardaci dall’alto”. “Non ti dimenticheremo mai”.

Un attore amato dal teatro e dalla tv

Fin dagli esordi, Grassi aveva mostrato un talento naturale per il palcoscenico, interpretando ruoli complessi con intensità e passione. Non era solo un attore, ma anche un promotore della cultura teatrale, impegnato a coinvolgere giovani e studenti attraverso laboratori e progetti dedicati. Un impegno che lo ha reso una figura unica e preziosa nel panorama artistico italiano.

Federico Grassi in una delle sue interpretazioni teatrali

Una carriera tra palcoscenico e fiction

Il suo talento non si è limitato al teatro: Grassi è stato anche protagonista sul piccolo schermo, apparendo in fiction di successo Rai che hanno portato il suo volto a un pubblico ancora più vasto. La sua versatilità gli ha permesso di passare con naturalezza dalle produzioni d’autore alle serie più leggere degli anni Ottanta, conquistando sempre nuove generazioni di spettatori.

Federico Grassi in scena durante una fiction Rai

Il ricordo di un artista poliedrico

Nato a Busto Arsizio, Grassi si è spento a 67 anni dopo una malattia fulminante. La sua carriera era iniziata nel 1982 al Teatro Sociale della sua città con Questa sera si recita a soggetto, diretto da Delia Cajelli. Da lì aveva calcato le scene accanto a giganti come Vittorio Gassmann, Dario Fo, Franca Rame, Giorgio Strehler, Turi Ferro, Andrea Roncato e Gabriele Ferzetti.

Federico Grassi in una delle sue interpretazioni più celebri

Ruoli indimenticabili e impegno culturale

Tra le sue performance più amate restano il Macbeth diretto da Gassmann, L’avaro di Molière con la regia di Turi Ferro e l’Edipo curato da Pino Micol. Oltre al teatro, il suo volto è rimasto impresso nelle fiction Il campione e il bandito, La donna della domenica, Rocco Schiavone 2 e nella celebre serie anni Ottanta Arriva Cristina.

Dal 2006 al 2010 aveva ricoperto il ruolo di direttore artistico dell’Officina Teatrale degli Anacoleti di Vercelli, firmando regie importanti e dando nuova linfa alla scena locale. Un impegno che testimonia la sua dedizione a un’arte vissuta non solo come professione, ma come missione culturale.

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