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Orrore in Italia, prima le scatta una foto sotto la gonna poi il gesto shock davanti a tutti

Pubblicato: 29/09/2025 12:45

In una concitata domenica pomeriggio, tra il viavai frettoloso di una stazione affollata, si è consumato un atto di vile violenza e invasione della privacy. Erano circa le 17:30 quando una giovane donna, mentre saliva le scale diretta all’uscita, ha avvertito una presenza anomala alle sue spalle. Un uomo si era avvicinato troppo, il suo telefono cellulare furtivamente puntato verso un punto che non doveva essere ripreso.

La sua pronta reazione, un grido di sdegno e una richiesta di spiegazioni, ha trasformato la molestia in un’aggressione fisica. Colto sul fatto, l’aggressore ha tentato la fuga, ma è stato raggiunto dalla vittima che, animata da un coraggio indomito, lo ha affrontato in strada. Ne è nata una colluttazione brutale: la giovane è stata scaraventata a terra e colpita con calci e pugni, prima che l’intervento tempestivo dei passanti e delle forze dell’ordine ponesse fine alla violenza, assicurando l’uomo alla giustizia.

La cronaca dell’episodio alla metro A “Lepanto”

L’intera dinamica ha avuto inizio all’interno della frequentatissima fermata della metro A “Lepanto” a Roma, nel tardo pomeriggio di domenica 28 settembre. La vittima, una ragazza di 21 anni, si stava dirigendo verso l’uscita, salendo le scale, quando ha notato il 47enne alle sue spalle. L’uomo, un napoletano senza fissa dimora, ha compiuto un gesto di up-skirting, avvicinando il proprio smartphone sotto la gonna della giovane per scattare di nascosto una foto. La ragazza, con lucidità e prontezza ammirevoli, si è accorta immediatamente dell’atto. Come da lei stessa raccontato: “Mi sono resa conto che c’era questo signore dietro di me. Ho visto mentre mi scattava una foto avvicinando il cellulare sotto alla mia gonna“. Nonostante lo shock, la 21enne ha reagito con forza, chiedendo spiegazioni: “Ma cosa stai facendo? Ma come ti permetti?“. Questa reazione diretta ha innescato l’escalation di violenza successiva.

La reazione e il tentativo di fuga

Colto in flagrante e messo di fronte alla sua condotta riprovevole, il 47enne non ha esitato a darsi alla fuga, dirigendosi velocemente verso l’uscita della metropolitana nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Tuttavia, la determinazione della giovane ha prevalso sulla sua intenzione di dileguarsi. La ragazza ha inseguito l’aggressore, riuscendo a raggiungerlo quando ormai si trovavano all’esterno della stazione, sulla pubblica via. Il confronto verbale si è fatto subito acceso. Tra urla e insulti, la situazione è degenerata rapidamente: l’uomo, in un impeto di violenza, prima l’ha scaraventata a terra e poi ha continuato ad aggredirla con calci e pugni, in pieno giorno.

L’intervento provvidenziale e l’arresto

L’aggressione in strada è stata notata da diversi passanti che, dimostrando un encomiabile senso civico, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine. I Carabinieri sono giunti sul posto con estrema rapidità, bloccando il 47enne prima che potesse dileguarsi. La prontezza dell’intervento è stata fondamentale per assicurare l’aggressore alla giustizia. La giovane vittima, in seguito alle percosse subite, presentava diverse contusioni al volto ed escoriazioni alle gambe, evidenti segni della brutalità dell’attacco. È stata immediatamente trasportata in ambulanza all’ospedale San Carlo di Nancy, dove i medici le hanno riscontrato lesioni per una prognosi di 10 giorni.

Le prove a carico e le accuse formali

La 21enne ha sporto denuncia ai Carabinieri di Prati, e la sua ricostruzione dei fatti è stata integralmente confermata dalle videocamere di sorveglianza presenti all’interno della metropolitana. Le immagini hanno ripreso chiaramente l’uomo mentre compiva l’atto di molestia, scattando furtivamente la foto dal basso. Sebbene l’aggressione avvenuta in strada non sia stata ripresa da telecamere, le testimonianze dei passanti e le escoriazioni sul corpo della giovane hanno costituito prove sufficienti per l’accusa. Una volta intercettato, il 47enne, sebbene risultasse incensurato, non solo non ha fornito alcuna spiegazione per il gesto commesso, ma ha anche tentato di cancellare le foto dal telefono, un tentativo palese di occultare le prove. L’uomo è stato arrestato e ora dovrà rispondere delle accuse di lesioni personali e molestie.

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Ultimo Aggiornamento: 29/09/2025 12:46

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