
Un’ombra improvvisa calò su una notte come tante, trasformando la quiete in un fragore assordante e portando via il futuro. Due ragazzi, la loro giovinezza vibrante racchiusa nella corsa di uno scooter, stavano percorrendo una strada cittadina quando l’oscurità fu squarciata da un violento impatto. Un mezzo più grande, un’auto, li travolse e la promessa di una nuova alba si ruppe in mille pezzi sull’asfalto.
Per il giovane di sedici anni, l’urto fu fatale, spegnendo la sua vita in un lampo di dolore e disperazione. L’amica che era con lui, una quindicenne, fu sbalzata via, le sue ossa spezzate, ma la sua fiamma vitale, per fortuna, continuò a bruciare. Nel silenzio agghiacciante che seguì, l’auto responsabile dell’incidente scomparve, lasciando i ragazzi a terra, soli e feriti, in una scena di incredibile desolazione.
La tragedia di Canicattì: un destino spezzato su viale Della Vittoria
La comunità di Canicattì è precipitata nel lutto più profondo a seguito della terribile tragedia stradale che ha strappato alla vita il giovane Mattia Iannuzzo, di soli 16 anni. L’incidente, avvenuto lungo viale Della Vittoria, nei pressi della villa comunale, è stato il risultato di uno scontro violento tra lo scooter condotto dall’adolescente e una vettura, una Fiat Cinquecento. Nonostante la corsa disperata all’ospedale Barone Lombardo, le ferite riportate da Mattia si sono rivelate troppo gravi, portandolo alla morte poco dopo il ricovero. La sua giovane età e la brutalità dell’evento hanno gettato l’intera città in uno choc emotivo difficile da superare.
Le gravi ferite della passeggera e il trasferimento necessario
Sul sellino dello scooter, al momento dell’impatto, c’era anche un’amica di Mattia, una ragazza di quindici anni. La giovane è rimasta seriamente ferita nello scontro. Le sue condizioni sono state giudicate gravi a causa delle numerose fratture riportate, alcune delle quali particolarmente delicate. Sebbene i medici abbiano escluso il pericolo di vita, il suo quadro clinico complesso richiede cure specialistiche che superano le capacità attuali dell’ospedale Barone Lombardo. Per garantire la migliore assistenza e il trattamento necessario per la guarigione delle fratture, la quindicenne sarà trasferita nelle prossime ore in un’altra struttura ospedaliera, meglio attrezzata per gestire la complessità delle sue lesioni.
La fuga e il pentimento tardivo: i responsabili si costituiscono
Un aspetto che ha alimentato l’indignazione e il dolore della cittadinanza è stata l’iniziale omissione di soccorso. La Fiat Cinquecento, infatti, dopo aver travolto lo scooter, si è allontanata immediatamente dal luogo dell’incidente, lasciando i due ragazzi a terra. Tuttavia, la fuga non è durata a lungo. Poco dopo l’accaduto – smentendo le prime voci che parlavano dell’alba – il conducente e i due passeggeri della vettura si sono presentati spontaneamente al commissariato di polizia. Si tratta di tre giovani canicattinesi, con un’età compresa tra i 19 e i 25 anni, che sono stati presi in carico dalle forze dell’ordine per tutti gli accertamenti del caso. Le indagini mirano ora a stabilire con chiarezza le responsabilità nella dinamica che ha portato alla morte di Mattia e al ferimento grave della sua amica.
Il lutto cittadino e l’eco del dolore nel tessuto sociale
La morte di Mattia Iannuzzo ha avuto una risonanza profonda che va oltre la sfera privata della famiglia. Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha espresso parole di sconvolgimento e dolore inconsolabile a nome dell’intera comunità. Per onorare la memoria del giovane e mostrare rispetto e vicinanza ai suoi cari, il sindaco ha immediatamente sospeso tutti gli eventi e le manifestazioni di piazza in programma fino al 5 ottobre. Inoltre, ha annunciato che sarà dichiarato il lutto cittadino nel giorno in cui si terranno le esequie funebri. Il sindaco ha ricordato che Mattia era il figlio di un “grande, stimato, imprenditore”, molto conosciuto in città e in provincia, evidenziando quanto la perdita colpisca un punto di riferimento importante per la comunità. L’amministrazione comunale e tutti i cittadini si stringono in un abbraccio solidale ai familiari per affrontare questo momento di indicibile tragedia.