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Elisabetta uccisa dal marito a colpi di pietra: l’uomo è stato fermato, morto uno dei figli

Pubblicato: 30/09/2025 20:04
uccide moglie colpi pietra

Femminicidio a Paupisi, in provincia di Benevento: la vittima è Elisa Polcino, 49 anni. A ucciderla è stato il marito, Salvatore Ocone, 58 anni, che dopo il delitto è fuggito insieme ai due figli minorenni. È stato fermato in serata a Campobasso, in Molise. Ma la notizia si è fatta ancora più tragica: il figlio di 15 anni è morto, mentre la figlia di 16 anni è in gravi condizioni. Il padre li avrebbe coinvolti nella fuga e, stando alle prime ricostruzioni, potrebbero aver subito anche loro atti di violenza.

Il corpo di Elisa è stato scoperto in mattinata all’interno della casa di famiglia in contrada Frasso, dove viveva insieme al marito e ai figli. A lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni familiari, forse la madre di Ocone, che abita al piano superiore. Elisa è stata uccisa mentre era a letto, con colpi violenti alla testa inferti con una pietra. Era già senza vita al momento dell’arrivo dei soccorsi. Secondo il medico legale, l’omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 8 del mattino.

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La scoperta del corpo e i primi accertamenti

La coppia, da poco meno di 25 anni sposata, era conosciuta nel piccolo centro del Sannio. Tre i figli: due adolescenti, una ragazza e un ragazzo, e un figlio maggiore che vive e lavora in Emilia Romagna. È stato avvisato nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo. Sulla dinamica che ha coinvolto i due minori ci sono ancora accertamenti in corso da parte dei carabinieri: secondo le prime ricostruzioni, il figlio 15enne sarebbe stato trovato morto in auto, accanto a lui la sorella ora in ospedale in gravi condizioni. l padre li avrebbe colpiti con pietre e una bottiglia di vetro.

A commentare con sgomento è il sindaco di Paupisi, Salvatore Colletta: «La comunità è scioccata. Non c’erano segnali evidenti, nessun intervento dei servizi sociali. Lui era considerato un gran lavoratore, una persona riservata. Probabilmente ci è sfuggito qualcosa, ma fino a pochi giorni fa li abbiamo visti insieme, anche a una festa. Non davano l’impressione di avere problemi seri».

Le indagini e le ricerche del marito

Un ruolo importante nella vita della famiglia lo aveva anche la parrocchia locale. Il parroco don Cosimo Iadanza, da poco arrivato in paese, ha raccontato che Elisa e Salvatore partecipavano regolarmente alla messa domenicale. «Li vedevo in chiesa, magari non coinvolti attivamente nei gruppi parrocchiali, ma presenti. La notizia mi ha sconvolto. In queste ore dobbiamo stare vicino ai figli».

Sul fronte delle indagini, a fare il punto è stato il colonnello Enrico Calandro, comandante provinciale dei carabinieri: «Il corpo della donna è stato trovato nel letto, con gravi lesioni alla testa. Le indagini sono ancora in corso, sarà importante capire se è stata uccisa nel sonno. Non risultano pregressi episodi di violenza o denunce formali da parte della vittima». La segnalazione iniziale è arrivata da un vicino alle 9:30 del mattino.

Ma questa versione viene smentita da chi vive accanto alla famiglia. Un vicino, rimasto anonimo, parla apertamente: «Le urla si sentivano spesso, lei chiedeva aiuto. Era una famiglia problematica, e in paese lo sapevamo tutti. Era solo questione di tempo prima che succedesse qualcosa di grave. Salvatore non stava bene, lo abbiamo visto più volte in condizioni critiche». Le sue parole gettano ombre su una tragedia forse annunciata.

Diversi abitanti del paese ricordano episodi inquietanti legati a Salvatore Ocone: «Una volta si è spogliato in piazza, un’altra volta si è rifugiato per giorni in una chiesa. Tutti sapevamo che aveva problemi, ma nessuno è mai intervenuto davvero. Questo omicidio e la morte del figlio sono un fallimento collettivo. Ci sentiamo in colpa per non aver fatto di più».

La comunità di Paupisi si ritrova ora a fare i conti con un lutto insopportabile: una madre uccisa brutalmente, un figlio morto, una figlia gravemente ferita. E un padre che, forse da tempo, aveva disegnato nella sua mente questo tragico epilogo, senza che nessuno riuscisse a fermarlo in tempo.

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