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Bruno Vespa, una furia contro la Flotilla a ‘Porta a Porta’: “Non ve ne fotte niente di portare aiuti ai palestinesi”

Pubblicato: 01/10/2025 12:10
Bruno Vespa contro Flotilla

La serata di martedì 30 settembre a Porta a Porta è stata segnata da un acceso confronto tra il conduttore Bruno Vespa e Tony La Piccirella, portavoce della Global Sumud Flotilla, mentre le navi della missione umanitaria si avvicinavano alle acque di Gaza. Il dibattito, inizialmente impostato come un’intervista, si è trasformato rapidamente in un duro scontro, con parole pesanti e accuse reciproche.
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Il clima nello studio era teso sin dall’inizio. Luci accese, microfoni puntati e telecamere che inquadravano ogni espressione. Vespa ha subito incalzato il portavoce, interrogandolo sulle modalità operative della Flotilla e sulle scelte della missione. La conversazione ha assunto toni più duri quando si è discusso della proposta avanzata dal cardinale Pierbattista Pizzaballa di consegnare gli aiuti umanitari a Cipro, lasciando poi alla delegazione del patriarcato il compito di portarli a Gaza.

Accuse e tensione in diretta

Il punto di rottura è arrivato quando Vespa ha chiesto a La Piccirella: “Voi vi fidate di Pizzaballa, o no?”. La risposta affermativa del portavoce ha aperto la strada all’attacco: “E allora se vi fidate perché non gli date gli aiuti? Lui ha detto lasciateli a Cipro e li prendiamo noi.” La giustificazione di La Piccirella, secondo cui la proposta era “non conforme alla natura della missione”, non ha convinto il conduttore, che ha rilanciato con toni accesi: “Quelli prendevano gli aiuti e li portavano ai ‘poveracci’ di Gaza.”

Il culmine dello scontro è arrivato quando La Piccirella ha spiegato che l’obiettivo della Flotilla era aprire un canale diretto con Israele. Vespa ha risposto con un’accusa pesante, pronunciata in diretta nazionale: “E allora vi posso dire che NON VE NE FOTTE NIENTE delle persone che sono lì? A voi interessa aprire un canale con Israele che Israele non avrebbe mai aperto.” Il portavoce ha tentato di ribattere facendo riferimento al diritto internazionale e alla responsabilità dei “paesi che si dicono civili”, ma Vespa ha interrotto bruscamente il collegamento, concludendo con un sarcastico “buona navigazione”.

Reazioni e polemiche

Le parole del conduttore hanno immediatamente provocato reazioni contrastanti. I sostenitori della Flotilla hanno criticato l’aggressività di Vespa e l’uso di termini come “poveracci”, giudicato irrispettoso nei confronti della popolazione di Gaza. Molti hanno denunciato l’interruzione improvvisa del collegamento, che ha impedito a La Piccirella di replicare adeguatamente alle accuse.

Dall’altra parte, alcuni commentatori hanno difeso l’atteggiamento del conduttore, sostenendo che le domande erano legittime e miravano a chiarire le reali motivazioni della missione. Tuttavia, il tono dell’intervista e la scelta dei termini hanno acceso un dibattito acceso sui media e sui social, con centinaia di commenti tra approvazione e indignazione.

Contesto della Flotilla

La Global Sumud Flotilla è una missione umanitaria volta a portare aiuti alimentari e medici alla popolazione palestinese di Gaza, sfidando il blocco navale imposto da Israele. La vicenda ha riacceso il dibattito sul ruolo dei mediatori internazionali e sull’applicazione del diritto internazionale, mettendo in luce le difficoltà operative e i rischi a cui sono esposti gli attivisti coinvolti.

L’intervento a Porta a Porta ha sottolineato le tensioni tra giornalismo, etica della comunicazione e missioni umanitarie, mostrando come il confronto mediatico possa influenzare l’opinione pubblica e il dibattito politico. La vicenda resta sotto osservazione, con la Flotilla a poche ore dall’arrivo nelle acque a rischio e le polemiche sul modo in cui l’informazione tratta eventi di carattere internazionale.

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Ultimo Aggiornamento: 01/10/2025 12:11

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