
La Global Sumud Flotilla continua a dirigersi verso Gaza in una giornata carica di tensione e incertezza. Le ultime ore sono state segnate dall’avvicinamento di imbarcazioni sconosciute, da un incremento dell’attività di droni e da un messaggio della parlamentare europea Benedetta Scuderi che ha parlato di movimenti dell’esercito israeliano. La fregata Alpino della Marina militare italiana ha confermato che non oltrepasserà il limite delle 150 miglia nautiche, limitandosi ad assistere in caso di emergenza. Intanto, a Roma e in altre città italiane, è partita una veglia notturna di solidarietà. La Flotilla si trova ora dentro l’area più rischiosa, la stessa in cui in passato le missioni vennero intercettate o attaccate, e il timore di un intervento militare cresce minuto dopo minuto.
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15:09 Flotilla a meno di 100 miglia da Gaza
La Global Sumud Flotilla è a meno di cento miglia da Gaza. Le prime delle 45 barche della flotta navale umanitaria hanno superato il punto in cui a giugno è stata intercettata la Madleen. A questo punto pare ci vogliano meno di ventiquattro ore per raggiungere Gaza. Mantenendo la medesima velocità, la Global Sumud Flotilla potrebbe arrivare a Gaza domani mattina alle dieci.
14.45 Meloni: “Irresponsabili”
“Insistere in questa fase è irresponsabile. Forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità” della Global Sumud Flotilla. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al suo arrivo al Consiglio europeo informale a Copenaghen, insiste e torna ad attaccare la spedizione in rotta verso Gaza. “Penso che dopo gli appelli che sono stati fatti dal Presidente Mattarella e da altri leader europei, il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria – e poi si è scoperto che era per forzare un blocco navale – assume dei contorni che sono incredibili”, insiste la premier che già nei giorni scorsi aveva utilizzato parole molto dure contro la Flotilla.
14.00 “Qualcuno si farà male”
“Visto che stiamo andando incontro a incidenti e qualcuno si farà sicuramente male, una nave di soccorso avremmo voluto averla – dice Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, in conferenza stampa alla Camera – Vedere una nave della nostra marina militare dire ‘o tornate indietro o noi vi lasciamo soli’ non è stata una bella cosa da sentire”. “Perché questi attivisti dovrebbero farsi male in acque internazionali? Questa è la domanda che dovremmo farci tutti – continua Delia – La risposta ce l’ha data il nostro governo: quando c’è Israele di mezzo le regole non valgono più, il diritto internazionale non vale più. Se Israele decide che a 150 miglia dalle coste di Gaza non si può passare e anche una fregata italiana non può passare, lo può fare – aggiunge Maria Elena Delia – Come ci siamo sentiti quando la fregata italiana si è allontanata mentre eravamo ancora in acque internazionali? Abbandonati da chi avrebbe il dovere di proteggerci”.
11.52 “Quella è Israele”
“Quella nave là in fondo è Israele. Laggiù c’è un governo genocida; da questa parte c’è chi disarmato porta aiuti. Secondo la nostra premier sono quelli che stanno facendo questo video che mettono a rischio la pace”, scrive su Facebook il capogruppo del M5S alla Camera Riccardo Ricciardi postando la foto di una nave all’orizzonte scattata dal collega Marco Croatti a bordo della Flotilla.

10.58 Quando Israele colpirà Flotilla
Una nave della Marina israeliana è salpata poco fa dal porto di Ashdod. Potrebbe arrivare in area critica e incrociare la Flotilla attorno alle 15 di oggi: quella è dunque l’ora X, con la tensione che raggiungerà il massimo livello
9.15 Flotilla accerchiata
Nave Israele ha accerchiato barca di testa Flotilla per 6 minuti
Dopo essere entrata nella «zona ad alto rischio», a meno di 150 miglia nautiche da Gaza, la Global Sumud Flotilla (GSF) ha riferito di aver avuto il suo «primo incontro» con navi della Marina israeliana, che hanno circondato la «barca di testa della flotta per circa sei minuti» disattivandone a distanza i sistemi di comunicazione. «Abbiamo avuto una notte insonne, abbiamo avuto una visita dall’Iof (Forze occupazione israele, ndr) – racconta un attivista tedesco in un video postato su X – sono venuti con una grande nave militare e altri motoscafi più piccoli, sono venuti molto vicini alle nostre imbarcazioni e a tratti hanno paralizzato i nostri sistemi di comunicazione e poi se ne sono andati. Ora è spuntato il sole e ci dirigiamo a Gaza!».

08.36 Navi e sommergibili in arrivo
La nave Sirius, subentrata all’Alma come aprifila, ha segnalato l’avvistamento di un sommergibile israeliano in immersione lungo la rotta.
08.20 “Imbarcazioni intorno a Flotilla”
“Imbarcazioni non identificate si sono avvicinate nella notte a diverse barche della Flotilla, alcune con le luci spente. I partecipanti hanno applicato i protocolli di sicurezza in preparazione a un possibile abbordaggio. Le imbarcazioni si sono ora allontanate dalla Flotilla”. A spiegarlo la portavoce italiana del Global movement to Gaza, Maria Elena Delia. “Continuiamo a navigare verso Gaza, avvicinandoci al limite delle 120 miglia nautiche – aggiunge – , vicino all’area in cui le precedenti flottiglie sono state intercettate e attaccate”.

05:47 – “Siamo a meno di 140 miglia da Gaza”
Attraverso i propri canali social, la Global Sumud Flotilla aggiorna la posizione delle imbarcazioni: “Siamo a meno di 140 miglia nautiche da Gaza. Restiamo vigili, perché stiamo entrando nella zona in cui le precedenti flottiglie furono intercettate e, in alcuni casi, attaccate violentemente”. I promotori aggiungono che l’avanzata continua nonostante le pressioni e le minacce ricevute: “Le tattiche intimidatorie israeliane non ci fermano, la nostra missione umanitaria resta intatta e ogni miglio che percorriamo è un segnale di resistenza”.
05:15 – Avvistate imbarcazioni non identificate
Gli attivisti raccontano che alcune imbarcazioni senza contrassegni e con le luci spente si sono avvicinate alla Flotilla nelle prime ore del mattino. Secondo le testimonianze, i protocolli di sicurezza sono stati subito attivati e i partecipanti si sono preparati a una possibile intercettazione. Dopo circa mezz’ora, le imbarcazioni si sono allontanate senza contatti diretti, ma il livello di allerta è rimasto massimo. “Siamo ora a circa 120 miglia nautiche da Gaza, proprio in prossimità della zona dove le precedenti missioni vennero fermate dalle forze israeliane. Nonostante tutto, continueremo ad avanzare”.
04:22 – Scuderi: “Abbiamo visto l’esercito israeliano”
In un breve video diffuso dalla barca su cui si trova, l’eurodeputata Benedetta Scuderi ha parlato della situazione sempre più critica: “Abbiamo visto l’esercito israeliano che sta arrivando e ci stiamo mettendo in posizione. Non sappiamo se e quando potremo riaprire le comunicazioni, ma siamo pronti”. La parlamentare ha spiegato che l’atmosfera a bordo è carica di tensione e che gli equipaggi stanno seguendo passo passo le indicazioni di sicurezza predisposte dal coordinamento internazionale della missione.

03:38 – Ultimo avviso dalla fregata Alpino
La fregata Alpino della Marina militare italiana ha emesso nella notte il secondo e ultimo alert ufficiale alla Global Sumud Flotilla, ribadendo che non oltrepasserà il limite delle 150 miglia nautiche da Gaza. La comunicazione, diffusa via radio a tutte le imbarcazioni coinvolte, sottolinea che la nave italiana rimarrà pronta a fornire assistenza in caso di emergenza e a recuperare eventuali persone che decidessero di lasciare la spedizione. L’annuncio è stato accolto con rammarico dagli attivisti, che speravano in una presenza più vicina al cuore dell’operazione.

02:55 – Aumenta l’attività dei droni sulla Flotilla
La Global Sumud Flotilla denuncia un’intensificazione dei sorvoli notturni da parte di droni israeliani. Secondo quanto riportato dagli attivisti, i velivoli senza pilota hanno compiuto diversi passaggi radenti sopra le imbarcazioni, generando grande preoccupazione. “Siamo in massima allerta – scrivono i promotori – perché nelle prossime ore potrebbero verificarsi diversi scenari, alcuni dei quali molto rischiosi. Stiamo entrando nell’area più pericolosa, quella in cui le precedenti flottiglie furono intercettate e fermate”.
02:41 – “Entriamo nella zona ad alto rischio”
Un nuovo messaggio pubblicato sui social della Flotilla conferma che le imbarcazioni hanno raggiunto il limite delle 10 miglia nautiche dalla cosiddetta “zona rossa”, lo spazio marittimo in cui negli anni scorsi furono portati avanti gli attacchi e i blocchi israeliani. “Siamo in stato di massima allerta – scrivono – la nostra rotta è chiara e sappiamo che da questo momento ogni minuto può essere decisivo”.
00:18 – Veglia notturna a Roma per la Flotilla
Nella capitale, davanti alla stazione Termini, centinaia di persone hanno preso parte alla veglia promossa dal Global Movement to Gaza. L’iniziativa, che si è svolta dalle 22 fino all’alba, ha visto alternarsi interventi in collegamento diretto con le imbarcazioni e testimonianze di attivisti, sindacati, associazioni palestinesi e artisti. “La Flotilla sta compiendo l’ultimo tratto del suo viaggio, meno di 200 miglia la separano da Gaza – spiegano gli organizzatori – e il rischio di un’intercettazione illegale da parte di Israele è altissimo. Restiamo uniti, vegliando con loro e per loro”.
00:05 – “Massima allerta, la zona rossa è vicina”
Un messaggio diffuso poco dopo la mezzanotte dalla Global Sumud Flotilla conferma l’ingresso imminente nella zona a più alto rischio. “Siamo a circa 10 miglia nautiche dal punto di massimo pericolo – scrivono – e la nostra allerta è totale. La navigazione prosegue con determinazione e con lo sguardo puntato a Gaza”.
🕒 23:21 – Flotilla, stanotte a rischio il diritto internazionale
La Global Sumud Flotilla è stata etichettata dal Presidente del Consiglio come un rischio per l’iniziativa di pace promossa dagli Stati Uniti. La delegazione italiana del Global Movement to Gaza ha espresso stupore per questa posizione, evidenziando l’assurdità di considerare attivisti nonviolenti, civili disarmati e navi piene di aiuti umanitari (farina e medicine) come una minaccia alla stabilità. A loro avviso, il vero pericolo non è rappresentato dalla Flottiglia, ma dall’assedio stesso. Gli attivisti sostengono che l’operazione di questa notte metta a repentaglio non solo l’equipaggio delle imbarcazioni, ma anche i principi fondamentali del diritto internazionale. Essi accusano il Governo di ignorare tali principi per allinearsi a quelle che definiscono le imposizioni di una strategia neocoloniale.
🕒 22:07 – La Flotilla sta per entrare in zona ad alto rischio
La Flotilla sta per entrare in zona ad alto rischio, Lorenzo D’Agostino, ai microfoni di È sempre Cartabianca, ha dichiarato : “Alle due, ora locale, saremo alla soglia delle 150 miglia che ci separano da Gaza”.
🕒 20:59 – Israele pronto a fermare Flotilla
La Marina israeliana si sta preparando per prendere il controllo in alto mare delle oltre 50 imbarcazioni della Flotilla che sono entrate nel raggio di intercettazione dell’esercito. All’azione prende parte anche l’unità speciale Shayetet 13, per la presa delle navi. Lo riferiscono fonti militari alla tv pubblica Kan. La Marina prevede di trasferire gli attivisti su una grande nave militare e di rimorchiare le imbarcazioni verso il porto di Ashdod, con la possibilità che alcune vengano affondate in mare. Israele non intende permettere alla flottiglia di entrare nelle acque della Striscia di Gaza
🕒 19:09 – Meloni alla Flotilla: “Fermatevi”
“Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti”. Lo dice la premier Giorgia Meloni.
“Ogni altra scelta rischia di trasformarsi in un pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza alla quale si dice di voler portare sollievo. È il tempo della serietà e della responsabilità”.
🕒 17:09 – Conte alla Flotilla: “Non mettete a rischio l’incolumità”
Il leader del M5S Giuseppe Conte, a margine di un evento, invita gli attivisti della Flotilla alla prudenza: “Il blocco israeliano è illegittimo, l’accesso alle acque palestinesi non può essere vietato. Ma suggerisco di non mettere a rischio l’incolumità personale di chi è a bordo”.

🕒 16:45 – Zim a Livorno, portuali in sciopero: “Non un chiodo verso Israele”
La nave container Zim Virginia, della compagnia israeliana Zim, ha attraccato a Livorno intorno alle 13.15. Subito è scattato lo sciopero proclamato da Usb e Cgil. I lavoratori rifiutano di caricare o scaricare la nave, denunciando la presenza di “contenitori sospetti, forse con materiale militare”. “Questa nave deve lasciare subito il porto”, si legge in una nota sindacale.
🕒 16:44 – La Sapienza in corteo: “Pronti a bloccare tutto”
Studenti e collettivi hanno avviato un corteo dentro l’Università La Sapienza di Roma, passando facoltà per facoltà: “Bloccheremo scuole, università e città se toccano la Flotilla. Pretendiamo l’interruzione di ogni collaborazione con Israele”, dichiarano i ragazzi di Cambiare Rotta, Osa e Udu.
🕒 16:32 – Flotilla: “Governo assente. Se ci attaccano, tutti in piazza”
Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flotilla, lancia un appello accorato: “Il nostro governo non ci protegge. Se questa notte Israele ci attacca, vogliamo vedere il popolo italiano in piazza. Presidi ovunque, nessuno escluso. Chiediamo che il diritto internazionale venga applicato anche a Israele”.

🕒 16:17 – Fregata Alpino pronta ad accogliere chi vuole scendere
Lo Stato Maggiore della Difesa fa sapere che la fregata Alpino sarà disponibile ad accogliere chi, a bordo della Flotilla, deciderà di abbandonare la missione. L’ultima occasione sarà questa notte, intorno all’1, quando si raggiungeranno le 150 miglia nautiche da Gaza.
🕒 16:14 – Primo alert della Marina: “A 180 miglia da Gaza”
La Marina Militare ha comunicato ufficialmente che, alle 16:30, la nave Alpino ha diramato il primo avviso ufficiale alla Flotilla, che si trova a circa 180 miglia da Gaza. Se la rotta resterà invariata, il gruppo navale supererà la soglia critica delle 150 miglia attorno alle 2 di notte. Lì si entrerà nella zona arancione.
🕒 15:59 – Crosetto: “Accettate l’alternativa proposta dal Patriarcato”
Il ministro della Difesa Crosetto rinnova l’appello agli equipaggi: “Prendete atto della situazione. Accettate una delle alternative proposte, come quella avanzata dal Patriarcato cattolico, per far arrivare comunque gli aiuti. Fermarsi è un atto di responsabilità”.
🕒 13:59 – Scotto (Pd): “Legami con Hamas? È solo fango”
Il deputato democratico Arturo Scotto interviene sulle accuse di presunti legami della Flotilla con Hamas: “Sono falsità diffuse per screditare l’iniziativa. Gli attivisti sono pacifisti, non c’è alcun legame con organizzazioni armate”.
🕒 13:38 – Attivisti: “Siamo a meno di 100 miglia, stanotte in zona rossa”
Una delle barche della Flotilla ha comunicato via radio di aver già superato le 100 miglia nautiche da Gaza. “Questa notte entreremo nella zona di rischio massimo. Abbiamo ricevuto informazioni di possibili interferenze israeliane”.
🕒 12:52 – Sondaggio: il 75% degli italiani appoggia la Flotilla
Secondo un’indagine pubblicata oggi, tre italiani su quattro dichiarano di sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. I numeri salgono tra i giovani sotto i 35 anni e tra gli studenti universitari.
🕒 12:33 – Usb: “Sciopero immediato se attaccano la Flotilla”
L’Unione Sindacale di Base ribadisce: “Se anche una sola barca sarà colpita o fermata, scatterà uno sciopero generale. Siamo pronti a bloccare i porti, i trasporti, la logistica e ogni luogo di lavoro. Non staremo a guardare”.
🕒 12:25 – Giuristi: “Il blocco navale israeliano è illegittimo”
Un gruppo di giuristi internazionali pubblica una nota: “Non è la Flotilla a violare il diritto internazionale, ma il blocco navale di Israele. Le acque palestinesi non sono sotto giurisdizione israeliana. L’intercettazione sarebbe un atto ostile e illegale”.
🕒 11:23 – Cgil annuncia sciopero generale in caso di attacco
Anche la Cgil conferma la mobilitazione nazionale: “Se la Flotilla sarà colpita, fermata o aggredita, risponderemo immediatamente con uno sciopero generale e presidi permanenti in tutte le principali città”.
🕒 11:22 – Israele: “Flotilla legata ad Hamas”. Gli attivisti: “Solo pretesti”
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sostengono che la Flotilla sia “vincolata a gruppi legati ad Hamas”. Secca la replica degli attivisti: “È un tentativo deliberato di creare un pretesto per attaccare. Nessuno dei partecipanti ha legami con gruppi armati”.