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Risultati elettorali, Conte deriso dai fedelissimi della Meloni: “Movimento 5%”

Pubblicato: 01/10/2025 09:35
risultati elettorali Conte Meloni

Le elezioni regionali nelle Marche hanno lasciato dietro di sé non solo vincitori e sconfitti, ma anche una scia di polemiche e ironie che si sono spostate rapidamente dal voto reale al terreno, spesso tagliente, dei social network. In un clima politico sempre più segnato dalla comunicazione digitale e dal sarcasmo elettorale, ogni risultato diventa pretesto per un commento, una frecciata o una narrazione capace di consolidare l’immagine dei partiti agli occhi degli elettori.
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In questo scenario, il risultato elettorale del Movimento 5 Stelle ha offerto terreno fertile alla satira politica, ma anche spunti di riflessione sulla crisi d’identità che il movimento di Giuseppe Conte sembra attraversare. Il linguaggio ironico di Fratelli d’Italia, che ha scelto di commentare il dato con un post beffardo, non è solo una provocazione ma anche una rappresentazione del nuovo equilibrio dei poteri politici nella regione e, in parte, nel Paese.

La frecciata di Fratelli d’Italia

Sul profilo ufficiale Facebook di Fratelli d’Italia, infatti, è apparso un post che ha rapidamente catturato l’attenzione di utenti e commentatori: “Attendiamo la consultazione online per sostituire stelle con percentuali”, si leggeva, accompagnato da un’immagine dell’ex premier Conte e da una scritta eloquente: “Movimento 5 punti percentuali”.
Un messaggio ironico ma dal contenuto politico evidente, che trasforma il nome del Movimento 5 Stelle in un riferimento diretto al deludente risultato ottenuto alle urne.


Il post ha rapidamente generato centinaia di commenti e condivisioni, confermando la capacità del partito di Giorgia Meloni di utilizzare i canali digitali non solo come strumenti di informazione, ma anche come veicoli di comunicazione politica incisiva. L’ironia, in questo caso, è diventata un’arma di rafforzamento del consenso, giocando sulla percezione pubblica di un Movimento 5 Stelle sempre più indebolito rispetto ai fasti del passato.

I risultati nelle Marche

Alle urne, il governatore uscente Francesco Acquaroli, sostenuto dal centrodestra, ha confermato la propria leadership, sconfiggendo il candidato del centrosinistra Matteo Ricci. Un successo che rafforza ulteriormente il dominio di Fratelli d’Italia, capace di imporsi come primo partito con una quota pari al 27,5% dei voti, assicurandosi dieci consiglieri regionali su trenta.
La Lega, pur ridimensionata, ha ottenuto il 7,4%, mentre Forza Italia ha conquistato l’8,5%, garantendosi tre consiglieri regionali. Un equilibrio che conferma la centralità di FdI come perno della coalizione e principale forza di riferimento del centrodestra nelle Marche.


Sul fronte opposto, il Partito Democratico ha raggiunto il 22,5%, assicurandosi sei seggi e mantenendo una posizione significativa ma lontana dai livelli del passato. Nella stessa coalizione, la lista civica Ricci Presidente ha totalizzato un 7,3%, ottenendo due seggi.
A sorprendere in negativo è stato invece il risultato del Movimento 5 Stelle, fermo al 5%: una cifra che rappresenta un vero e proprio crollo per un partito che, fino a pochi anni fa, vantava un consenso a doppia cifra in gran parte del Paese.

Il crollo dei grillini e la reazione di Giuseppe Conte

Il ridimensionamento del Movimento 5 Stelle è stato così evidente da non poter essere minimizzato neppure dal suo stesso leader. Giuseppe Conte, commentando a caldo i risultati, ha ammesso: “Dobbiamo prendere atto che la nostra proposta non ha convinto”. Una frase che, pur nella sua sobrietà, riflette il difficile momento di una forza politica che fatica a ritrovare un’identità chiara tra la contestazione al sistema e la partecipazione alle istituzioni.
Il risultato marchigiano assume così il valore simbolico di una crisi più ampia. Da forza antisistema capace di catalizzare il voto di protesta, il M5s si trova ora schiacciato tra un centrodestra compatto e un centrosinistra che, pur tra divisioni, riesce ancora a mantenere una presenza strutturata sul territorio.

Un segnale politico per il futuro

L’episodio, con la sua componente ironica e polemica, va oltre il singolo post di Fratelli d’Italia. Rappresenta la nuova frontiera della comunicazione politica, dove la narrazione digitale e la battuta pungente diventano strumenti di affermazione e di lotta per l’egemonia del consenso.


Il Movimento 5 Stelle, che per anni ha dominato proprio questo terreno comunicativo, si trova oggi vittima delle stesse dinamiche che un tempo sapeva sfruttare con maestria. Il post di FdI ne è la prova: una battuta di poche parole, ma capace di condensare l’immagine di un partito in declino e di un avversario che ne capitalizza la crisi.
Per Giuseppe Conte e i suoi, il messaggio è chiaro: i risultati elettorali parlano più di ogni dichiarazione, e l’ironia degli avversari è solo il riflesso di una sfida che si giocherà, ancora una volta, sul difficile equilibrio tra consenso, identità e leadership.

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