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Terremoto spaventoso, il bilancio è drammatico: oltre 60 morti

Pubblicato: 01/10/2025 07:37

È salito ad almeno 60 il bilancio delle vittime del violento terremoto di magnitudo 6,9 che ha colpito martedì sera l’isola di Cebu, nelle Filippine centrali. Lo hanno confermato le autorità locali, mentre continuano senza sosta le operazioni di soccorso tra edifici crollati, strade devastate e comunità ancora isolate.

Il sisma ha colpito alle 21:59 ora locale (le 13:59 GMT), con epicentro localizzato al largo dell’estremità settentrionale dell’isola, vicino alla città costiera di Bogo, che conta circa 90.000 abitanti. L’evento sismico è stato registrato dal U.S. Geological Survey (USGS), che ha confermato la magnitudo a 6,9 gradi Richter.

Secondo gli ultimi aggiornamenti ufficiali, almeno 22 edifici sono stati distrutti o gravemente danneggiati. Tra questi vi sono scuole, strutture sanitarie e centri civici, aggravando la crisi e rendendo ancora più difficile l’accesso ai servizi essenziali per migliaia di cittadini rimasti senza casa.

Gli ospedali dell’isola di Cebu sono al collasso: centinaia di feriti, molti in condizioni critiche, sono stati trasportati d’urgenza nelle strutture disponibili. Diverse cliniche mobili sono state allestite per gestire l’emergenza, mentre il personale medico denuncia una carenza di attrezzature e sangue.

Immagini scioccanti diffuse dai media locali mostrano soccorsi in corsa tra le macerie, sacchi per cadaveri trasportati via in condizioni precarie e interi quartieri devastati. In molte aree rurali, i collegamenti telefonici e Internet risultano ancora interrotti, ostacolando il coordinamento degli aiuti.

Il presidente filippino ha dichiarato lo stato di calamità nelle zone colpite, attivando il dispiegamento di unità dell’esercito per supportare la protezione civile. Squadre specializzate in salvataggio sono state inviate anche da altre province dell’arcipelago, mentre la comunità internazionale ha offerto i primi aiuti.

L’epicentro vicino alla costa ha sollevato inizialmente il timore di uno tsunami, fortunatamente rientrato poche ore dopo grazie ai rilievi degli esperti. Tuttavia, lo sciame sismico prosegue: nelle ore successive sono state registrate oltre 20 scosse di assestamento, alcune delle quali avvertite chiaramente fino alla vicina isola di Leyte.

In un contesto già fragile a causa dei recenti tifoni, la nuova tragedia rischia di amplificare la crisi umanitaria. Migliaia di sfollati hanno trovato riparo in tendopoli improvvisate, mentre le autorità lanciano un appello urgente per beni di prima necessità: acqua, cibo, medicinali e coperte.

Le Filippine si trovano nel cosiddetto “Anello di Fuoco del Pacifico”, una zona sismicamente molto attiva dove i terremoti e le eruzioni vulcaniche sono frequenti. L’ultimo sisma di tale intensità nella regione risaliva al 2013, quando morirono oltre 200 persone a causa di un terremoto di magnitudo 7,1 nella vicina isola di Bohol.

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