
È di tre morti e due feriti il bilancio del grave attacco avvenuto oggi davanti a una sinagoga ortodossa a Manchester, nel Regno Unito, durante il giorno di Yom Kippur, la festività più solenne del calendario ebraico. La notizia è stata confermata dalla Greater Manchester Police, che ha fornito un aggiornamento ufficiale sui fatti.
Secondo quanto riferito, due delle quattro persone inizialmente date per ferite sono decedute in ospedale a causa delle gravi coltellate ricevute o delle lesioni riportate nell’investimento da parte di un veicolo lanciato a tutta velocità verso la folla. Le vittime si trovavano davanti al luogo di culto al momento dell’attacco.
Il terzo morto è lo stesso attentatore, un uomo armato e descritto come un aggressore solitario, che è stato abbattuto dalla polizia. Gli agenti armati, intervenuti in pochi minuti, hanno aperto il fuoco dopo che l’uomo si era scagliato contro i fedeli con coltello e auto.

L’attacco è avvenuto nei pressi della sinagoga di Middleton Road, nel quartiere di Crumpsall, una zona a nord di Manchester. Si tratta di un tempio ebraico ortodosso ashkenazita, costruito nel 1967 e frequentato da una comunità molto attiva. L’identità dell’aggressore non è stata ancora resa nota.
La matrice dell’attacco e il movente restano al momento non chiariti. Le autorità non escludono la pista del terrorismo, ma sottolineano che le indagini sono ancora in corso. Il fatto che l’episodio sia avvenuto durante Yom Kippur ha alimentato ulteriore tensione nella comunità ebraica locale.
Un video diffuso sui social media ha catturato gli istanti finali di un violento attacco. Le riprese mostrano l’arrivo di due poliziotti armati che ordinano ai presenti di mantenere le distanze. A terra si vedono distintamente due figure: una vittima – che sembra essere una guardia di sicurezza della sinagoga – immobile, ferita e sanguinante, e il presunto aggressore, sospettato di aver investito e accoltellato quattro persone.
L’uomo a un certo punto tenta di rialzarsi, ignorando l’ordine di fermarsi intimato dagli agenti. È in questo frangente che si sentono degli spari, e il sospettato ricade a terra. Testimoni oculari, tra cui fedeli e passanti, hanno descritto la loro esperienza come momenti di “assoluto terrore” seguiti allo “shock” iniziale.
Un elemento cruciale emerso dal video è l’avvertimento di un poliziotto che grida: “State lontani, ha una bomba, allontanatevi”, alimentando il sospetto che l’aggressore indossasse una cintura esplosiva. Sebbene questa ipotesi non sia stata ancora confermata dalle autorità, ha spinto gli investigatori a richiedere l’intervento degli artificieri per neutralizzare il potenziale ordigno. Le immagini mostrano l’uomo sospettato come un individuo calvo con la barba, vestito con un’uniforme mimetica e con degli involucri bianchi attaccati alla vita.

Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato il rientro anticipato da Copenaghen, dove era in corso un vertice paneuropeo. Il premier ha convocato a Londra una riunione urgente del comitato Cobra per le emergenze, a cui parteciperanno ministri, capi della sicurezza e intelligence.
Nel frattempo, sul luogo dell’attacco è arrivata anche un’unità di artificieri, accompagnata da un mezzo per la neutralizzazione di ordigni esplosivi. Non è ancora chiaro se si tratti di un’azione precauzionale o se siano stati rilevati pacchi sospetti sul corpo dell’attentatore o all’interno del veicolo usato nell’assalto.
Re Carlo III e la regina Camilla hanno diffuso un comunicato in cui si dicono “profondamente scioccati e rattristati” per quanto accaduto. Hanno espresso la loro vicinanza alla comunità colpita, sottolineando la gravità dell’attacco avvenuto in un “giorno tanto significativo”, e hanno elogiato la prontezza dei servizi di emergenza.
La città di Manchester, già segnata in passato da episodi di violenza, è tornata sotto i riflettori per un gesto che scuote non solo la comunità ebraica britannica, ma anche l’intera opinione pubblica. Le indagini proseguono per capire se l’aggressore abbia agito da solo o faccia parte di una rete più ampia.