
Nuovi elementi sono emersi sul caso Garlasco durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto?, andata in onda mercoledì su Rai 3 e condotta da Federica Sciarelli. Al centro dell’attenzione, alcune intercettazioni ambientali relative ad Andrea Sempio, mai trascritte integralmente nei documenti ufficiali dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi.
Durante la trasmissione, Sciarelli ha mostrato il brogliaccio delle intercettazioni, in cui era annotato: «Andrea parla forse al telefono, non si sente». Tuttavia, l’ascolto delle registrazioni in diretta ha rivelato frasi udibili, seppur disturbate, che non risultavano mai acquisite formalmente nel fascicolo.
In particolare, si sente Andrea Sempio dire: «Quando vanno a guardare loro vanno a vedere foto, filmati, qualunque cosa… però… c’è qualcosa che non deve andare in giro ai giornalisti». Una frase che ha immediatamente sollevato nuovi interrogativi sulla gestione delle indagini.

Le parole captate sono frammentate e non chiaramente contestualizzate, ma secondo gli analisti di Chi l’ha visto?, la qualità audio permette di ricostruire almeno parzialmente i contenuti delle conversazioni. In un’altra intercettazione, Sempio afferma: «Mi hanno fatto parecchie domande, secondo me erano abbastanza dalla mia».
Durante la puntata, è intervenuto in studio l’avvocato De Renzis, legale di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi. Con tono sarcastico ha commentato: «L’alibi venne cancellato inavvertitamente, queste intercettazioni non trascritte sono scomparse casualmente. Ci sono molte cose che andavano approfondite».

Il legale ha sottolineato come in passato la collega Bocellari avesse già presentato due richieste di accesso a queste registrazioni. Tuttavia, le istanze furono respinte per insufficiente motivazione. Ora, una nuova istanza – apparentemente non più dettagliata delle precedenti – è stata accolta senza opposizione.
Il contenuto delle intercettazioni di Sempio, pur non ritenuto rilevante all’epoca, riapre il dibattito su eventuali omissioni o superficialità nelle indagini. Il caso Garlasco resta uno dei più controversi nella cronaca giudiziaria italiana, con numerosi colpi di scena anche a distanza di anni dalla sentenza.
Nella stessa puntata, è stato annunciato il cambio del genetista incaricato di analizzare i reperti: Sempio nomina un nuovo esperto al posto di Garofano. Il nuovo consulente, ex poliziotto Palmegiani, avrebbe dichiarato che non esistono prove dirette a carico di Andrea.
Il clamore suscitato da queste nuove rivelazioni rilancia l’interesse pubblico e mediatico su un caso mai del tutto chiuso nell’immaginario collettivo. Resta da capire se queste nuove prove audio potranno aprire uno spiraglio per la revisione del processo o se si limiteranno a generare ulteriore discussione senza conseguenze giudiziarie.