
L’aria si è squarciata in un istante di orrore e violenza cieca. Non è stato solo il rumore sordo e metallico dell’impatto a rompere la quiete della mattinata, ma il grido soffocato di una madre. Stava semplicemente camminando, spingendo con cura la carrozzina che custodiva il suo tesoro più grande, quando la vita le è piombata addosso sotto forma di un’automobile.
La forza d’urto è stata terrificante: la donna è stata sbalzata via, finendo per sfondare il parabrezza dell’auto come un fantoccio inerme. La piccola carrozzina si è rovesciata, e la sua occupante, una neonata di soli quattro mesi, è stata catapultata sull’asfalto. In quei pochi secondi, un momento di ordinaria quotidianità si è trasformato in un incubo di lamiere contorte e corpi feriti, lasciando dietro di sé il silenzio agghiacciante della tragedia appena consumata e l’eco disperata delle sirene.
La cronaca di un drammatico investimento a Vicenza
Un tragico incidente stradale ha sconvolto la mattinata di Vicenza, gettando nello sconforto una famiglia e l’intera comunità. Una giovane madre che stava attraversando la strada in compagnia della sua bambina di appena quattro mesi, adagiata in carrozzina, è stata violentemente investita da un’automobile. L’impatto, avvenuto stamani in città, ha avuto conseguenze drammatiche per la donna, che lotta ora in gravissime condizioni presso l’ospedale locale.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli agenti della Polizia locale di Vicenza, intervenuti immediatamente sul posto per i rilievi, l’episodio si è verificato con una violenza inaudita. La mamma, travolta in pieno dal veicolo, è stata sbalzata con forza sul parabrezza dell’auto, provocandone lo sfondamento. Un segno inequivocabile della gravità dell’urto, che ha lasciato sul vetro anteriore l’evidenza della violenta collisione e testimonia la brutalità dell’impatto. Nello stesso istante, la carrozzina è stata colpita e la piccola che vi era all’interno è stata catapultata sull’asfalto. Le dinamiche esatte dell’accaduto sono ancora al vaglio delle forze dell’ordine, che dovranno stabilire se l’attraversamento sia avvenuto sulle strisce pedonali e quale fosse la velocità del mezzo investitore, valutando anche l’ipotesi di una distrazione alla guida.
Le condizioni cliniche: madre gravissima, neonata ferita ma stabile
La donna, a seguito del trauma subito, è stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Le sue condizioni sono state definite gravissime, con una prognosi estremamente riservata a causa dei gravi traumi riportati. La madre è ricoverata e i medici stanno facendo il possibile per salvarle la vita, ma la situazione clinica rimane critica e il suo stato è costantemente monitorato. L’apprensione per la sua salute è altissima.
Fortunatamente, la sorte è stata più clemente con la neonato di quattro mesi. Nonostante sia stata catapultata sull’asfalto, la piccola ha riportato un trauma cranico ma, secondo i sanitari, non è in pericolo di vita. È stata ricoverata nel reparto di pediatria dello stesso ospedale, dove viene assistita e tenuta sotto stretta osservazione per monitorare le conseguenze della caduta. Sebbene ferita, la notizia che la sua vita non sia a rischio ha portato un piccolo spiraglio di sollievo in questo momento di profondo dolore e incertezza.
Le indagini della Polizia locale
Sul luogo dell’incidente sono intervenute diverse pattuglie della Polizia locale di Vicenza. Il loro compito è fondamentale per ricostruire in modo preciso e dettagliato la catena degli eventi che hanno portato al tragico investimento. I rilievi includono l’analisi della posizione dei veicoli, l’eventuale acquisizione di filmati di sorveglianza e l’ascolto di eventuali testimoni oculari. L’intera indagine è volta a chiarire se l’episodio sia stato il risultato di una fatale fatalità, o se ci siano state negligenze o imprudenze alla guida da parte del conducente dell’auto. La tragedia riaccende ancora una volta i riflettori sulla sicurezza stradale in ambito urbano e sulla necessità di prestare la massima cautela al volante, specialmente in prossimità degli attraversamenti pedonali, dove la fragilità della vita umana è esposta a rischi troppo elevati.