
Ha ragione la Meloni, la Flottilla è una provocazione, dal punto di vista degli aiuti alimentari assolutamente velleitaria, fa più una distribuzione di S. Egidio in qualunque città. Però oggi, in cui tutto è appiattito su pensieri main stream e deboli, non sono utili le provocazioni?
Oppure bisogna lasciare fare ai grandi, anch’essi fragili e non eccessivamente sapienti, che tengono in mano popoli e nazioni, che definiscono le soluzioni in accordi privati, fra poche persone, con Ceo e corporation, un Tik Tok a te ed una speculazione edilizia a me. Certo la provocazione ha più a che fare con una certa deriva del mondo, una volta libero oggi meno, più che con Gaza che è la tragedia evocativa di turno, dopo il buco dell’ozono, le pandemie, e prima della prossima crisi focalizzabile a livello planetario.

Le provocazioni, la ribellione al potere ritenuto ingiusto e miope, la diversità di visione servono a dichiararsi ancora umanità, non ancora incorporati nel 1984 di Orwell, tra Grandi Fratelli e sorelle d’Italia, tra i desiderata della Lista Forbes e le megalopoli bidonville, alcune di lamiera, altre di tende, e perfino quelle di cemento di lusso finto che vorrebbero costruire a Gaza con Blair che farà da brand ambassador. La Flottilla non era una Invincibile Armada ed è stata inevitabilmente fermata da uno dei più temibili eserciti del Pianeta. Gli attivisti italiani saranno rimpatriati a spese loro, loro hanno deciso di rischiare e non c’è motivo che paghi il contribuente italiano, che però deve essere rimborsato, anche di 0,0005 euro a testa, del volo di Stato di Al- Masri, che aveva le carte di credito in abbondanza per pagarsi il volo di rientro nel suo ruolo di torturatore del sistema.
Tutto è stato già deciso, Gaza diventerà un protettorato turistico, qualche palestinese sarà assunto come i messicani worker turistici di Cancun, una moderna Dubai, con gli anglosassoni a fare da protettori, è successo già con il protettorato inglese di Palestina, e la Storia si ripete quasi sempre. Fondi di finanza ebraica e quatarina, che come Netanyahu ha ottenuto un salvacondotto, verranno investiti a Gaza. E i palestinesi che non faranno i camerieri dove andranno? A fare i braccianti agricoli per gli israeliani, cosa che in parte già fanno, ma con un bel governo di centrosinistra che farà le gabbie salariali. Sempre con Netanyahu, che non sarà più processato ma ricompensato. Fino a quando dura.