Vai al contenuto

Missili russi ipersonici, allarme Nato: “Possono colpire Roma o Londra e non sono intercettabili”

Pubblicato: 02/10/2025 21:25

Un avvertimento che scuote l’Europa arriva dal segretario generale della Nato, Mark Rutte: i nuovi missili russi rappresentano una minaccia diretta non solo per l’Ucraina, ma anche per le capitali europee. “Siamo tutti in pericolo – ha dichiarato al Tg1 –. I più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali”.

L’allarme Nato e la replica di Mosca

Rutte invita gli alleati a “stare estremamente attenti” alle mosse del Cremlino: “Putin è già il nostro principale avversario, la principale minaccia nel lungo periodo”. Secondo il numero uno dell’Alleanza Atlantica, i progressi militari russi possono “rappresentare una minaccia credibile” anche per i Paesi dell’Europa occidentale.

Il presidente Vladimir Putin, dal Forum Valdai, ha però liquidato le preoccupazioni occidentali: “L’Europa è in preda all’isteria, pensa che la guerra con la Russia sia alle porte. È un’assurdità”.

I missili modificati

Secondo fonti occidentali e ucraine, Mosca avrebbe apportato modifiche decisive a due sistemi:

  • il mobile Iskander-M, con gittata fino a 500 km;
  • il Kinzhal, missile balistico a lancio aereo con raggio d’azione di circa 480 km.

Le nuove versioni seguono una traiettoria lineare per poi cambiare direzione all’ultimo momento, scendendo in picchiata o eseguendo manovre evasive che rendono inefficaci gli intercettori Patriot.

Ucraina in difficoltà

L’Ucraina, che negli ultimi mesi ha subito attacchi devastanti contro infrastrutture militari e civili, denuncia un crollo della propria capacità difensiva:

  • tasso di intercettazione dei missili balistici salito al 37% ad agosto,
  • ma precipitato al 6% a settembre, nonostante il numero minore di lanci.

La scorsa estate, almeno quattro impianti di produzione di droni sono stati distrutti o gravemente danneggiati, incluso un sito che produce i Bayraktar turchi. In alcuni casi i missili hanno colpito anche gli uffici della delegazione Ue e del British Council a Kiev.

La nuova fase della guerra

Gli analisti parlano di una vera e propria “svolta per la Russia”: con la capacità di eludere i sistemi occidentali e il rallentamento delle forniture di armi a Kiev, Mosca può consolidare la propria campagna missilistica in vista dell’inverno.

Per la Nato, il messaggio è chiaro: non è più solo l’Ucraina a essere sotto tiro. I missili russi, avverte Rutte, “possono colpire il cuore dell’Europa”.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure