
Un avvertimento che scuote l’Europa arriva dal segretario generale della Nato, Mark Rutte: i nuovi missili russi rappresentano una minaccia diretta non solo per l’Ucraina, ma anche per le capitali europee. “Siamo tutti in pericolo – ha dichiarato al Tg1 –. I più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono e non possono essere intercettati con i nostri sistemi antimissile tradizionali”.
L’allarme Nato e la replica di Mosca
Rutte invita gli alleati a “stare estremamente attenti” alle mosse del Cremlino: “Putin è già il nostro principale avversario, la principale minaccia nel lungo periodo”. Secondo il numero uno dell’Alleanza Atlantica, i progressi militari russi possono “rappresentare una minaccia credibile” anche per i Paesi dell’Europa occidentale.
Il presidente Vladimir Putin, dal Forum Valdai, ha però liquidato le preoccupazioni occidentali: “L’Europa è in preda all’isteria, pensa che la guerra con la Russia sia alle porte. È un’assurdità”.
I missili modificati
Secondo fonti occidentali e ucraine, Mosca avrebbe apportato modifiche decisive a due sistemi:
- il mobile Iskander-M, con gittata fino a 500 km;
- il Kinzhal, missile balistico a lancio aereo con raggio d’azione di circa 480 km.
Le nuove versioni seguono una traiettoria lineare per poi cambiare direzione all’ultimo momento, scendendo in picchiata o eseguendo manovre evasive che rendono inefficaci gli intercettori Patriot.
Ucraina in difficoltà
L’Ucraina, che negli ultimi mesi ha subito attacchi devastanti contro infrastrutture militari e civili, denuncia un crollo della propria capacità difensiva:
- tasso di intercettazione dei missili balistici salito al 37% ad agosto,
- ma precipitato al 6% a settembre, nonostante il numero minore di lanci.
La scorsa estate, almeno quattro impianti di produzione di droni sono stati distrutti o gravemente danneggiati, incluso un sito che produce i Bayraktar turchi. In alcuni casi i missili hanno colpito anche gli uffici della delegazione Ue e del British Council a Kiev.
La nuova fase della guerra
Gli analisti parlano di una vera e propria “svolta per la Russia”: con la capacità di eludere i sistemi occidentali e il rallentamento delle forniture di armi a Kiev, Mosca può consolidare la propria campagna missilistica in vista dell’inverno.
Per la Nato, il messaggio è chiaro: non è più solo l’Ucraina a essere sotto tiro. I missili russi, avverte Rutte, “possono colpire il cuore dell’Europa”.