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“Non mangiatelo”. Allarme nei supermercati, prodotto ritirato dagli scaffali. Rischio altissimo

Pubblicato: 02/10/2025 13:13

L’ombra dell’incertezza si è nuovamente allungata sui banchi della spesa. Quella routine quotidiana, fatta di scelte attente e fiducia nel prodotto che portiamo in tavola, è stata scossa da un nuovo, pressante avviso. Un’allerta alimentare che, come un tam-tam inaspettato, è partita dagli uffici del Ministero per raggiungere ogni singolo consumatore, trasformando un semplice articolo acquistato in un potenziale rischio.

Non è solo la salute a essere in gioco, ma anche la complessa catena di garanzie che lega il produttore al cittadino. Ancora una volta, si è reso necessario un atto di cautela estrema: ritirare immediatamente il prodotto dagli scaffali e, soprattutto, invitare chiunque lo abbia già in casa a non consumarlo. È l’ennesimo promemoria di quanto sia vitale la vigilanza sulle nostre tavole.

Dettagli e ampliamento del richiamo

Il Ministero della Salute ha recentemente diffuso un nuovo avviso di richiamo che amplia il perimetro di un provvedimento già in atto riguardante il salame “Il Morbido” senza glutine a marchio Salumificio di Genga. L’iniziale allerta, risalente al 15 settembre e focalizzata unicamente sul lotto 30, è stata estesa in via precauzionale ad altri tre lotti del noto prodotto. Questa mossa, che rientra nelle procedure di massima cautela a tutela della salute pubblica, sottolinea l’attenzione costante delle autorità sanitarie e dell’azienda produttrice nel gestire potenziali criticità.

L’ultima comunicazione del Ministero della Salute estende il richiamo dal solo lotto iniziale ai lotti 31, 32 e 33. Tutti i prodotti interessati sono venduti in tranci sottovuoto con un peso approssimativo di 350 grammi. La decisione di ampliare il richiamo è esplicitamente motivata dalla necessità di svolgere ulteriori “approfondimenti relativi al rischio microbiologico”. Sebbene questa formula burocratica non fornisca dettagli immediati sulla natura esatta e specifica del problema rilevato, essa è sufficiente a innescare il protocollo di richiamo precauzionale da parte dell’azienda produttrice, il Salumificio di Genga. Questo tipo di intervento preventivo è standard quando i test preliminari o i monitoraggi indicano una potenziale, seppur non ancora completamente confermata, non conformità igienico-sanitaria.

Per quanto riguarda le informazioni di tracciabilità, il documento ministeriale fornisce alcuni dettagli importanti per i consumatori. Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) per il lotto 31 è stato indicato come 19/12/2025. Tuttavia, per i successivi lotti 32 e 33, la relativa data di scadenza non risulta leggibile nell’avviso pubblicato. Lo stabilimento di produzione del salame “Il Morbido” si trova a Genga, in provincia di Ancona, con sede in via Meleto 19/B. È fondamentale che i consumatori verifichino attentamente questi dati sui prodotti eventualmente acquistati.

Le indicazioni per i consumatori

Il Salumificio di Genga ha emesso un appello chiaro ai propri clienti in seguito a questo richiamo allargato. L’indicazione principale è non consumare il salame “Il Morbido” appartenente ai lotti interessati (30, 31, 32 e 33). Si invita la clientela a riportare immediatamente il prodotto presso il punto vendita dove è stato acquistato. Presso i punti vendita sarà possibile ottenere un rimborso completo della spesa o, in alternativa, la sostituzione del prodotto non conforme con un altro lotto sicuro. Per coloro che necessitano di informazioni più specifiche o desiderano chiarimenti direttamente dall’azienda, è stato messo a disposizione l’indirizzo email di contatto: [email protected]. Questo canale diretto è essenziale per garantire la massima trasparenza e fornire assistenza tempestiva.

Contesto delle allerte alimentari in italia

Il richiamo del salame “Il Morbido” si inserisce in un periodo caratterizzato da una elevata frequenza di allerte alimentari sul territorio nazionale, a dimostrazione dell’efficacia e della vigilanza costante del sistema di controllo italiano. Nelle ultime settimane, il Ministero della Salute ha dovuto affrontare e segnalare diverse altre non conformità che meritano attenzione.

Solo nel giorno precedente a questo aggiornamento, ad esempio, era stato disposto il ritiro delle uova fresche “Le Coccoline” a marchio La Montanari. In quel caso, l’allerta riguardava il lotto 35 con scadenza 22/10/2025, a causa del rischio di possibile contaminazione da Salmonella enteritidis, un batterio che può causare gravi infezioni intestinali.

Inoltre, in un arco temporale molto recente, si è verificato un altro richiamo nel settore della salumeria. Era stato ritirato un lotto di salame rovetano prodotto dall’azienda Regoli Ivano Snc, dove era stata rilevata la presenza di Salmonella spp. (specie generica di Salmonella).

Infine, le allerte non hanno riguardato solo prodotti deperibili. Pochi giorni prima, il Ministero aveva diffuso un avviso per il ritiro di diversi lotti di chiodi di garofano a causa del superamento dei limiti di legge per i residui di pesticidi.

Questi episodi congiunti – che toccano prodotti di largo consumo come salumi, uova e spezie – evidenziano l’importanza dei controlli rigorosi lungo tutta la filiera alimentare, dal produttore al consumatore finale, e ribadiscono la necessità per i cittadini di prestare sempre massima attenzione agli avvisi di richiamo ufficiali. La tempestiva comunicazione di queste allerte è un elemento chiave per la tutela della salute pubblica e per minimizzare i rischi derivanti da non conformità microbiologiche o chimiche.

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