
Dopo il suo ritiro dalle nuove indagini sul delitto di Garlasco, il generale Luciano Garofano lascia anche l’incarico di consulente tecnico per Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte di Liliana Resinovich. La decisione, anticipata dal quotidiano Il Piccolo, è stata comunicata ufficialmente dai legali di Visintin.
Garofano, ex comandante dei RIS di Parma, era stato nominato consulente nel luglio 2023 per affiancare la difesa dell’uomo finito sotto inchiesta per la scomparsa e il decesso della moglie. Dopo il caso Garlasco e la rinuncia alla consulenza per Andrea Sempio, Garofano ha quindi abbandonato anche questo incarico.
Non sono ancora note le motivazioni ufficiali della scelta, ma i legali di Visintin hanno commentato con rispetto la decisione dell’esperto: «Rinnoviamo la nostra stima per il generale Garofano, sia dal punto di vista professionale che umano. Comprendiamo le ragioni della rinuncia, che comunque sono estranee al nostro caso».

Mentre l’indagine sulla morte di Liliana Resinovich continua a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, tornano al centro della scena le tensioni tra Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin, amico stretto di Liliana, spesso indicato come il suo “amico speciale”.
Nel corso della trasmissione Dentro la notizia, Sterpin ha lanciato nuove accuse nei confronti di Visintin: «Ora recita il ruolo di vedovo sofferente, ma all’inizio se ne fregava altamente di Liliana. Basta vedere come si è comportato», ha affermato davanti alle telecamere.
Sterpin ha anche ricordato alcuni comportamenti del marito subito dopo la scomparsa della donna: «Stava regalando tutte le sue cose. Liliana era appena scomparsa e lui portava tutto alla Caritas: peluche, bicicletta, macchina fotografica. Regalava tutto quello che aveva».

La dichiarazione ha riacceso il dibattito su un caso che continua a dividere l’opinione pubblica e a generare sospetti. Liliana Resinovich è scomparsa nel dicembre 2021 e il suo corpo è stato ritrovato settimane dopo, in circostanze ancora da chiarire del tutto.
Nel frattempo, la Procura continua a lavorare sul caso. Sebastiano Visintin rimane l’unico indagato, ma ribadisce la sua estraneità ai fatti. I suoi avvocati continuano a sostenere la piena fiducia nella giustizia e nel lavoro degli inquirenti.
La rinuncia del generale Luciano Garofano rappresenta un passaggio significativo nelle dinamiche difensive di Visintin. Dopo due importanti rinunce consecutive, resta da capire se e come la difesa intenderà riorganizzarsi dal punto di vista tecnico-scientifico.