
Sono giorni di forte tensione internazionale intorno alla Global Sumud Flotilla, la missione navale partita dal Mediterraneo per portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, sotto assedio da mesi. Le imbarcazioni civili, a bordo delle quali si trovavano centinaia di attivisti provenienti da diversi Paesi, tra cui decine di italiani, sono state intercettate in acque internazionali dalla Marina israeliana e scortate al porto di Ashdod. Dopo l’abbordaggio, avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 ottobre, numerosi passeggeri sono stati trattenuti e trasferiti in centri di detenzione in attesa di identificazione, mentre in Italia e in altre capitali europee sono esplose manifestazioni di protesta e scioperi in sostegno della Flotilla. Proprio in questo contesto arriva la notizia della liberazione dei quattro parlamentari italiani coinvolti nell’operazione. Intanto continuano le manifestazioni in Italia in una giornata di scioperi e, a Livorno, i manifestanti hanno bloccato il porto. Salvini è poi intervenuto sugli scioperi:
12.30 – Sciopero dichiarato illegittimo: i rischi per chi è in piazza
Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali è regolato dalla legge 146 del 1990, successivamente integrata dalla legge 83 del 2000. Si tratta di un diritto garantito dall’articolo 40 della Costituzione, ma che, in settori come sanità, trasporti, scuola, giustizia e poste, è soggetto a condizioni particolari. La più rilevante è l’obbligo di preavviso di almeno dieci giorni, introdotto per assicurare la continuità dei servizi minimi e tutelare gli utenti.
A vigilare sul rispetto di queste regole è la Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali (CGSSE), un’autorità indipendente che può valutare la legittimità delle agitazioni sindacali e comminare sanzioni in caso di violazioni. Le conseguenze, per i sindacati che proclamano scioperi giudicati illegittimi, vanno dalle multe amministrative – comprese tra 2.500 e 50.000 euro – alla sospensione dei permessi sindacali retribuiti e, nei casi più gravi, all’esclusione dalle trattative con le controparti pubbliche per un massimo di due mesi.
Nel caso dello sciopero generale del 3 ottobre, la Cgil ha già annunciato che impugnerà ogni eventuale provvedimento sanzionatorio. Secondo il sindacato, l’iniziativa è stata proclamata nel pieno rispetto della legge, in particolare richiamando l’articolo 2, comma 7, che prevede deroghe nei casi eccezionali in cui sia in gioco la tutela dell’ordine costituzionale o la sicurezza dei lavoratori.
09-17 – Caos e ritardi a Milano
Treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale in solidarietà alla Global Sumud Flotilla. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. I tabelloni luminosi avvisano i viaggiatori dello sciopero e li invitano a rivolgersi all’assistenza clienti per le informazioni al riguardo.
09.14 – Le parole di Matteo Salvini
“Ultimo avviso, ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui alla fine dell’anno. Se prevarrà il buon senso, ci comporteremo in una certa maniera. Se prevarranno arroganza, violenza e sopraffazione sapremo come reagire”. Così in un video sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Poi in onda a Mattino 5 aggiunge: “ L’idea è di “chiedere pesanti sanzioni, non mille o duemila euro. Lo organizza Landini? Lo paghi Landini”.
08-15 – Bloccato il porto di Livorno
Intanto continuano le manifestazioni in Italia in una giornata di scioperi e, a Livorno, i manifestanti hanno bloccato il porto.
07.50 – Liberati i 4 parlamentari: chi sono
Si tratta del senatore Marco Croatti, dell’eurodeputata Annalisa Corrado, del deputato Arturo Scotto e dell’eurodeputata Benedetta Scuderi. I quattro erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza a bordo della Flotilla.
06.55 – L’intervento di Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto diversi contatti con il collega israeliano Gideon Saar, chiedendo la liberazione immediata dei parlamentari italiani. Dopo il via libera, i quattro sono stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv, da cui partiranno per Roma con il volo di linea IZ 335 delle ore 10 locali, assistiti dal personale dell’ambasciata.
06.12 – Inviati funzionari al porto di Ashod
Parallelamente, la rappresentanza diplomatica italiana ha inviato funzionari del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e sollecitare la liberazione di tutti gli altri cittadini italiani detenuti durante l’operazione navale israeliana contro la Flotilla.
L’Italia, conferma la Farnesina, continua a monitorare da vicino la vicenda e a lavorare per il rientro in sicurezza di tutti i connazionali coinvolti.