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“Gli attivisti come ostaggi”. Flotilla, la provocazione arriva dall’Italia: a dirlo è proprio lui, si scatena di tutto

Pubblicato: 03/10/2025 16:56

ROMA – Sta facendo discutere la provocazione di Giuliano Ferrara, pubblicata sul suo profilo X (ex Twitter), all’indirizzo degli attivisti a bordo della Flotilla per Gaza, intercettata nei giorni scorsi dalla marina israeliana al largo delle coste palestinesi.

«Sarebbe disdicevole e disumano, ma un buon contrappasso, se i flottiglieri fossero trattenuti, non dico sottoterra, per lo stesso numero di giorni degli ostaggi del 7 ottobre, parlamentari compresi», ha scritto Ferrara, riferendosi anche ai quattro deputati italiani presenti a bordo delle imbarcazioni.

Il giornalista e fondatore del Foglio aveva già lanciato un’altra provocazione sempre su X, chiedendosi: «Ma uno sciopero generale per la liberazione degli ostaggi proprio no?». Le sue parole hanno acceso un acceso dibattito politico e mediatico, tra sostenitori e critici delle posizioni pro-Israele.

Le imbarcazioni della Flotilla, con a bordo centinaia di attivisti internazionali e ben 46 italiani, erano dirette verso le coste della Striscia di Gaza con l’obiettivo dichiarato di portare aiuti umanitari. La missione è stata fermata in acque internazionali dalla marina di Tel Aviv, che ha poi trasferito gli attivisti in un centro di detenzione temporanea.

In queste ore, gli attivisti fermati sono in attesa del provvedimento di espulsione da Israele, che dovrebbe essere notificato nelle prossime ore. Alcuni di loro potrebbero essere rimpatriati nei rispettivi Paesi già nelle prossime 48 ore.

A Roma, nel frattempo, sono rientrati i quattro parlamentari italiani che avevano preso parte alla missione: si tratta di Nicola Fratoianni (AVS), Sabrina Pignedoli (M5S), Dario Carotenuto (AVS) e Donatella Di Cesare, filosofa e attivista. I deputati hanno già annunciato che riferiranno in Parlamento sull’accaduto.

I parlamentari italiani hanno definito l’operazione militare israeliana come un atto di “pirateria internazionale”, sostenendo che l’abbordaggio sia avvenuto in acque internazionali e senza alcuna giustificazione giuridica. Hanno inoltre ribadito la natura pacifica e umanitaria della missione.

Intanto, la questione della Flotilla si inserisce in un quadro già teso a livello internazionale, con il conflitto israelo-palestinese riesploso dopo i tragici eventi del 7 ottobre 2023, quando miliziani di Hamas attaccarono il sud di Israele, uccidendo civili e prendendo oltre 250 ostaggi.

Il post di Giuliano Ferrara rientra nel clima di polarizzazione che circonda la vicenda, alimentando un confronto acceso tra chi condanna l’azione della Flotilla come provocatoria e chi la difende come atto di solidarietà internazionale verso Gaza. Il governo italiano, per ora, mantiene una posizione prudente.

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