
Riparte la corsa della Nazionale italiana verso i Mondiali. Dopo le due vittorie ottenute a settembre, gli Azzurri si preparano ad affrontare nuovamente Estonia e Israele nelle qualificazioni, guidati dal commissario tecnico Gennaro Gattuso.
Il primo appuntamento è fissato per sabato 11 ottobre a Tallinn, dove l’Italia sfiderà l’Estonia. Pochi giorni dopo, martedì 14 ottobre, gli Azzurri ospiteranno Israele allo stadio Friuli di Udine, già sede un anno fa di una sfida di Nations League contro la squadra di Ben Shimon.
📋💙 La lista dei 27 convocati del Ct Gennaro Gattuso per le prossime sfide di qualificazione al Mondiale 🙌🏻 #Nazionale 🇮🇹 #Azzurri #VivoAzzurro pic.twitter.com/o7y7ErccwZ
— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) October 3, 2025
Le novità tra i convocati
Gattuso ha scelto 27 giocatori, uno in meno rispetto alla lista di settembre. Spiccano due prime convocazioni assolute che segnano un passo importante per il futuro della Nazionale:
- Hans Nicolussi Caviglia (Fiorentina), centrocampista
- Nicolò Cambiaghi (Bologna), attaccante
Tornano a disposizione anche Matteo Gabbia (Milan) e Bryan Cristante (Roma), rispettivamente assenti da ottobre e giugno 2024.
L’elenco completo
Portieri: Carnesecchi (Atalanta), Donnarumma (Manchester City), Meret (Napoli), Vicario (Tottenham)
Difensori: Bastoni (Inter), Calafiori (Arsenal), Cambiaso (Juventus), Coppola (Brighton), Di Lorenzo (Napoli), Dimarco (Inter), Gabbia (Milan), Mancini (Roma), Udogie (Tottenham)
Centrocampisti: Barella (Inter), Cristante (Roma), Frattesi (Inter), Locatelli (Juventus), Nicolussi Caviglia (Fiorentina), Tonali (Newcastle)
Attaccanti: Cambiaghi (Bologna), Esposito (Inter), Kean (Fiorentina), Orsolini (Bologna), Politano (Napoli), Raspadori (Atletico Madrid), Retegui (Al-Qadsiah), Zaccagni (Lazio)

Un gruppo in evoluzione
Rispetto al raduno precedente, il commissario tecnico ha introdotto sei cambi. Oltre alle due novità assolute e ai ritorni di Gabbia e Cristante, ci sono stati altri avvicendamenti sia in difesa che in attacco. L’obiettivo è chiaro: consolidare una base solida di titolari, ma allo stesso tempo dare spazio a giovani talenti che si stanno mettendo in luce nei club di appartenenza.
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