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Scioperi, caos in Italia: città a ferro e fuoco, stazioni bloccate nei capoluoghi

Pubblicato: 03/10/2025 18:38

Giornata ad alta tensione oggi 3 ottobre lo sciopero generale per la Flotilla indetto da Cgil e Usb. Si fermano i trasporti, la scuola e la sanità. Il Garante ha definito illegittimo lo sciopero perché non c’è stato un preavviso, ma la Cgil ha già annunciato ricorso. Nessuna precettazione ma Salvini avverte: “Se ci sarà violenza reagiremo”.

Per i sindacati “l’aggressione armata, avvenuta il 1° ottobre 2025, contro navi civili che trasportavano cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema: un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza dei lavoratori e dei volontari imbarcati”. Da qui la decisione di proclamare la mobilitazione. Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia

18.30 Napoli, bloccato il porto
Sono, secondo alcune stime degli organizzatori, oltre diecimila i manifestanti che attualmente stanno bloccando il porto di Napoli, impedendo l’accesso ed il deflusso a tutti i veicoli. Attualmente la maggior parte dei pro-Pal si trova radunata all’esterno dell’edificio dove sono ospitati gli uffici della Guardia Costiera e della Autorità Portuale e per la loro presenza sono stati bloccati tutti gli accessi all’area portuale partenopea, sia dalle autostrade che dai varchi cittadini. Il blocco sta provocando conseguenze anche sui collegamenti marittimi per le isole del golfo di Napoli.

17.00 Occupazioni a Perugia
Gli studenti di Sinistra Universitaria-UdU hanno reso noto di avere occupato, dalle 16 di oggi, la sede di palazzo Florenzi del dipartimento di Filosofia, Scienze sociali, umane e della formazione dell’Università degli studi di Perugia. “Abbiamo deciso di intraprendere questa azione”, hanno spiegato gli studenti, “dopo la partecipazione alle grandi proteste di piazza e allo sciopero generale che stamattina ha bloccato il Paese, per sostenere la Global Sumud Flotilla e ribadire la nostra solidarietà al popolo palestinese. Con questa occupazione intendiamo rispondere allo slogan che da giorni scuote il paese: ‘Blocchiamo tutto!. Chiediamo l’interruzione di ogni collaborazione e accordo con le istituzioni accademiche israeliane e con le aziende dell’industria bellica, oltre che la condanna del genocidio che sta avvenendo in Palestina”.

15.35 Ben Gvir: “Attivisti Flotilla restino in carcere per mesi”
“Penso che debbano essere tenuti qui per alcuni mesi in una prigione israeliana, in modo che si abituino all’odore dell’ala terroristica”: lo afferma il ministro dell’ultradestra israeliana Itamar Ben Gvir riguardo agli attivisti della Flotilla in attesa di espulsione. Ben Gvir, in un video-messaggio postato su X, ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu sta commettendo un “errore” ad espellerli, “perché questo li spingerà a tornare ancora e ancora e ancora”.

14.30 – Italia bloccata, stazioni sotto scacco
La giornata di sciopero ha provocato pesanti disagi sia nei trasporti ferroviari che aerei. In Lombardia, i treni hanno registrato ritardi tra i 20 minuti e oltre 5 ore a Milano Centrale, fino a 50 minuti a Milano Garibaldi e quasi tre ore a Milano Rogoredo. A Roma Termini, già dalle otto del mattino si sono accumulati numerosi convogli cancellati e ritardi fino a 80 minuti.

Sul fronte aereo, alle 13:52 l’aeroporto di Roma Fiumicino contava 92 voli cancellati in partenza (pari al 17% del totale) e altri 61 in arrivo soppressi. Disagi anche in Sicilia, con quattro decolli fermati a Catania, due a Palermo e uno a Milano Linate. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha però precisato che Ita Airways garantirà 300 voli su 325 previsti nella giornata.

13.40 La situazione precipita a Milano
Caos alla manifestazione a Milano: i manifestanti attaccano la polizia con lanci di uova, al grido di “ci prendiamo la tangenziale”

12.30 – Sciopero dichiarato illegittimo: i rischi per chi è in piazza
Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali è regolato dalla legge 146 del 1990, successivamente integrata dalla legge 83 del 2000. Si tratta di un diritto garantito dall’articolo 40 della Costituzione, ma che, in settori come sanità, trasporti, scuola, giustizia e poste, è soggetto a condizioni particolari. La più rilevante è l’obbligo di preavviso di almeno dieci giorni, introdotto per assicurare la continuità dei servizi minimi e tutelare gli utenti.

A vigilare sul rispetto di queste regole è la Commissione di garanzia per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali (CGSSE), un’autorità indipendente che può valutare la legittimità delle agitazioni sindacali e comminare sanzioni in caso di violazioni. Le conseguenze, per i sindacati che proclamano scioperi giudicati illegittimi, vanno dalle multe amministrative – comprese tra 2.500 e 50.000 euro – alla sospensione dei permessi sindacali retribuiti e, nei casi più gravi, all’esclusione dalle trattative con le controparti pubbliche per un massimo di due mesi.

Nel caso dello sciopero generale del 3 ottobre, la Cgil ha già annunciato che impugnerà ogni eventuale provvedimento sanzionatorio. Secondo il sindacato, l’iniziativa è stata proclamata nel pieno rispetto della legge, in particolare richiamando l’articolo 2, comma 7, che prevede deroghe nei casi eccezionali in cui sia in gioco la tutela dell’ordine costituzionale o la sicurezza dei lavoratori.

09-17 – Caos e ritardi a Milano
Treni cancellati e ritardi da 20 minuti a oltre 5 ore alla stazione di Milano Centrale per lo sciopero generale in solidarietà alla Global Sumud Flotilla. Stessa situazione alla stazione di Milano Garibaldi, con cancellazioni e ritardi fino a 50 minuti, e a quella di Milano Rogoredo, dove i ritardi raggiungono quasi le tre ore. I tabelloni luminosi avvisano i viaggiatori dello sciopero e li invitano a rivolgersi all’assistenza clienti per le informazioni al riguardo.

09.14 – Le parole di Matteo Salvini
“Ultimo avviso, ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui alla fine dell’anno. Se prevarrà il buon senso, ci comporteremo in una certa maniera. Se prevarranno arroganza, violenza e sopraffazione sapremo come reagire”. Così in un video sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Poi in onda a Mattino 5 aggiunge: “ L’idea è di “chiedere pesanti sanzioni, non mille o duemila euro. Lo organizza Landini? Lo paghi Landini”.

08-15 – Bloccato il porto di Livorno
Intanto continuano le manifestazioni in Italia in una giornata di scioperi e, a Livorno, i manifestanti hanno bloccato il porto.

07.50 – Liberati i 4 parlamentari: chi sono
Si tratta del senatore Marco Croatti, dell’eurodeputata Annalisa Corrado, del deputato Arturo Scotto e dell’eurodeputata Benedetta Scuderi. I quattro erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza a bordo della Flotilla.

06.55 – L’intervento di Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto diversi contatti con il collega israeliano Gideon Saar, chiedendo la liberazione immediata dei parlamentari italiani. Dopo il via libera, i quattro sono stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv, da cui partiranno per Roma con il volo di linea IZ 335 delle ore 10 locali, assistiti dal personale dell’ambasciata.

06.12 – Inviati funzionari al porto di Ashod
Parallelamente, la rappresentanza diplomatica italiana ha inviato funzionari del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e sollecitare la liberazione di tutti gli altri cittadini italiani detenuti durante l’operazione navale israeliana contro la Flotilla.

L’Italia, conferma la Farnesina, continua a monitorare da vicino la vicenda e a lavorare per il rientro in sicurezza di tutti i connazionali coinvolti.

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