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“Una maschera di sangue”. Femminicio Benevento, la scoperta shock su Salvatore Ocone

Pubblicato: 03/10/2025 19:54

Era coperto di sangue, segnato da ferite e tracce evidenti di violenza: così è stato ritrovato Salvatore Ocone, l’uomo accusato di aver ucciso a sassate la moglie Elisa Polcino e il figlio 17enne Cosimo, e di aver ridotto in fin di vita la figlia sedicenne. Una strage familiare consumata a Paupisi, nel Beneventano, martedì scorso.

Dopo il duplice omicidio, Ocone si sarebbe allontanato dalla casa per rifugiarsi in una chiesa di campagna, lo stesso luogo che – secondo il suo legale – frequentava spesso nei momenti di crisi. Il 58enne, in evidente stato confusionale, è stato poi rintracciato a Ferrazzano, in provincia di Campobasso, dove è stato fermato e trasferito in carcere.

Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe percorso oltre 60 chilometri dalla scena del crimine. In auto presentava ferite autoinflitte, oltre a quelle riportate nel corso dell’aggressione ai familiari. Alcune tracce di sangue sono state trovate anche nella chiesa in località Pagani, che Ocone considerava un rifugio spirituale.

A confermare il dettaglio è l’avvocato Giovanni Santoro, che ha assistito Ocone nell’udienza di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Campobasso, Silvia Lubrano. Il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, con isolamento e sorveglianza attiva, temendo possibili gesti autolesionistici.

Intanto, restano gravi ma stabili le condizioni della figlia sedicenne, ricoverata all’ospedale Neuromed di Pozzilli, in provincia di Isernia. La ragazza ha riportato fratture craniche multiple ma è cosciente e risponde agli stimoli. È lei l’unica superstite della strage familiare.

Il legale di Ocone ha riferito che l’uomo non ha piena coscienza di quanto accaduto. «Non fa domande, ha lo sguardo perso nel vuoto. Quando gli ho comunicato che la figlia era viva, ha pianto, ma poco dopo è tornato a un atteggiamento imperscrutabile», ha dichiarato l’avvocato. Ocone si è detto “contento” della notizia, ma non ha mostrato altre reazioni.

Negli anni passati, Ocone era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio (TSO), su segnalazione del Centro di Salute Mentale di Puglianello, sempre in provincia di Benevento. Secondo il suo difensore, si trova in un grave stato psichiatrico, con vuoti di memoria preesistenti e uno scompenso mentale che potrebbe aver influenzato le sue azioni.

Nella prossima settimana si terranno le autopsie sui corpi delle vittime, disposte dalla Procura di Benevento, che coordina le indagini. L’udienza per il conferimento dell’incarico al medico legale è prevista per lunedì. I funerali di Elisa e Cosimo si svolgeranno in una cerimonia congiunta, come deciso dal figlio maggiore della coppia, Mario Ocone, che vive e lavora a Rimini.

In occasione delle esequie, il sindaco di Paupisi, Salvatore Coletta, ha proclamato il lutto cittadino. Un’intera comunità, sotto shock, si prepara a salutare madre e figlio in una cerimonia che si preannuncia carica di dolore. Proseguono intanto le indagini per ricostruire nel dettaglio le dinamiche del delitto e chiarire il movente di una tragedia familiare annunciata.

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