
Si delinea un successo netto per Andrej Babis alle elezioni parlamentari in Repubblica Ceca. Con circa il 45% delle schede scrutinate, il suo partito Ano (Azione dei cittadini insoddisfatti) raccoglie il 38,5% dei voti, ponendosi come prima forza politica del Paese con una solida maggioranza relativa.
Il partito populista, affiliato al gruppo Patrioti in Europa a livello continentale, otterrebbe 90 seggi su 200 totali, secondo le proiezioni diffuse nella tarda serata. Un risultato che rilancia le ambizioni dell’ex premier Babis, miliardario e figura controversa della politica ceca.
Molto più staccata l’alleanza di centro-destra Spolu, che al momento si attesta al 20%, corrispondente a 45 seggi. Si tratta di un evidente arretramento rispetto alle precedenti consultazioni, dove la coalizione aveva avuto un ruolo decisivo nel contenere l’avanzata populista.

Il partito Stan (Sindaci e Indipendenti), di orientamento pro-europeo, si posiziona attorno al 10,5%, che tradotto in seggi porta a 21 rappresentanti in parlamento. Una conferma di un’area moderata ancora presente, ma indebolita dalla forte polarizzazione del voto.
Tra gli altri partiti, Libertà e Democrazia Diretta (Spd) raccoglie l’8,3% dei consensi, pari a 17 seggi. Il movimento è da tempo vicino a posizioni euroscettiche e anti-immigrazione, con un elettorato stabile ma limitato.
I Pirati, partito progressista e filo-digitale, ottengono il 7,5% dei voti, conquistando 14 seggi. Anche per loro si registra un calo rispetto a consultazioni precedenti, quando avevano avuto un ruolo più centrale nel dibattito pubblico.

Sorprendente la performance degli Automobilisti per se stessi, formazione populista minore, che entra in parlamento con il 7,2% e 13 seggi. Il loro programma si è concentrato su temi fiscali e contro la burocrazia, intercettando parte del voto di protesta.
Restano invece fuori dal parlamento il partito di estrema sinistra Stacilo, fermo al 4,6%, e Prisaha, al 1,1%. Nessuno dei due ha superato la soglia di sbarramento prevista per l’ingresso alla Camera.
Con questi numeri, Ano appare in posizione dominante per la formazione del nuovo governo. Resta da capire se Babis riuscirà a costruire una maggioranza stabile o tenterà la strada di un esecutivo monocolore con sostegni esterni. Le trattative, come sempre, inizieranno a urne chiuse.