
Rientreranno in Italia questa sera i 26 cittadini italiani che erano a bordo della Global Sumud Flotilla, rilasciati oggi dalle autorità israeliane dopo il fermo avvenuto nei giorni scorsi nelle acque internazionali. Gli attivisti atterreranno poco dopo le 23 con due voli Turkish Airlines in arrivo da Istanbul: uno diretto a Roma Fiumicino, l’altro a Milano Malpensa.
Secondo quanto riferito da fonti vicine al gruppo, le spese del volo di rientro sarebbero state sostenute dalla compagnia aerea turca. Il volo charter con a bordo i 137 attivisti, tra cui i 26 italiani, era decollato dall’aeroporto israeliano di Ramon (Eilat) ed è atterrato a Istanbul alle 15.50 ora locale. Oltre agli italiani, a bordo c’erano cittadini di Turchia, Malesia, Stati Uniti, Emirati Arabi, Algeria, Marocco, Svizzera, Tunisia, Giordania e altri Paesi.

Durante una conferenza stampa in Italia, la portavoce del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, ha chiarito che l’organizzazione non ha chiesto alcun supporto economico al governo italiano: “Non sappiamo nulla sull’eventuale costo dei voli. Il nostro movimento si è detto disponibile a coprire le spese”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un post su X, ha confermato il rientro del gruppo, spiegando che erano stati inseriti su un volo Turkish grazie a un intervento della Farnesina con le autorità turche. Tajani ha anche specificato che altri 15 italiani, ancora detenuti in Israele, non hanno firmato il foglio di rilascio volontario e saranno espulsi con procedura giudiziaria la prossima settimana.
Il gruppo rientrato oggi, fa sapere il ministero degli Esteri, ha accettato di firmare il foglio di via e ha quindi potuto beneficiare di una procedura accelerata. Dopo il trasferimento dal carcere di Ketziot alla base aerea nei pressi di Eilat, gli attivisti sono stati imbarcati per Istanbul, dove saranno assistiti dal Consolato Generale italiano. Sono pronti anche documenti di viaggio provvisori per chi li avesse smarriti.

Israele ha confermato l’espulsione di 137 attivisti stranieri, definendoli “provocatori della Flottiglia Hamas-Sumud”. In un messaggio ufficiale pubblicato su X, il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che l’espulsione sta procedendo, pur lamentando che “alcuni stiano ostacolando deliberatamente il processo legale”.
Tra le voci italiane tornate oggi in patria, quella del giornalista Lorenzo D’Agostino si è fatta sentire con forza: “Siamo stati trattati come criminali. Mi sono sentito in un luogo barbaro”, ha dichiarato ad ANSA, denunciando il trattamento ricevuto durante la detenzione in Israele.
Negli scorsi giorni, la Cnn Turk aveva anche riportato le parole di attivisti turchi secondo cui la giovane attivista Greta Thunberg, presente a bordo della Flotilla, sarebbe stata trascinata a terra e costretta a baciare la bandiera israeliana. Israele non ha confermato né commentato queste accuse.
Il caso ha provocato forti polemiche politiche anche in Italia. La Flotilla ha annunciato un esposto alla magistratura italiana contro il sequestro degli attivisti, mentre alcuni parlamentari presenti nella spedizione hanno ribadito la legittimità dell’azione in acque internazionali. Il dibattito rimane acceso, così come l’attenzione mediatica sull’intera vicenda.