Vai al contenuto

Manifestanti all’assalto del palazzo presidenziale: proteste e violenze, il video

Pubblicato: 04/10/2025 19:45

Tensione altissima oggi a Tbilisi, capitale della Georgia, nel giorno delle elezioni municipali. La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni per disperdere centinaia di manifestanti che hanno tentato di fare irruzione nel palazzo presidenziale. I disordini sono esplosi nel pomeriggio, dopo una manifestazione indetta dall’opposizione, che accusa il governo di voler soffocare la democrazia nel Paese.

Il corteo era stato organizzato dalle principali forze di opposizione, che avevano lanciato un appello alla mobilitazione dichiarando di voler “salvare la democrazia” e denunciare l’autoritarismo crescente del governo guidato dal primo ministro Irakli Kobakhidze. Secondo fonti locali, la protesta si è rapidamente trasformata in uno scontro con le forze dell’ordine quando un gruppo di dimostranti ha cercato di sfondare le barriere di sicurezza attorno alla sede presidenziale.

La polizia ha risposto con lacrimogeni e cariche, nel tentativo di contenere la folla. Alcuni testimoni hanno parlato anche di utilizzo di cannoni ad acqua. Non è ancora chiaro se ci siano feriti o arresti, ma diversi media georgiani riportano scene di panico e caos nel centro della capitale.

La manifestazione si è svolta nel contesto delle elezioni municipali che, secondo quanto dichiarato dal premier Kobakhidze e riportato dall’agenzia russa Tass, vedrebbero il partito di governo, Sogno Georgiano, in netto vantaggio con oltre il 70% dei voti nei principali comuni del Paese. Un dato che l’opposizione contesta, parlando apertamente di voto manipolato.

Da settimane, la Georgia è attraversata da forti tensioni politiche, aggravate anche dalla controversa legge sugli “agenti stranieri”, che ha suscitato critiche internazionali e portato migliaia di cittadini in piazza. L’opposizione accusa il governo di voler avvicinare il Paese alla Russia e allontanarlo dal percorso di integrazione con l’Unione Europea.

Molti manifestanti hanno sventolato bandiere georgiane ed europee, al grido di “No alla dittatura”, “Giù le mani dalla nostra libertà” e “Via Sogno Georgiano”. Il messaggio degli organizzatori era chiaro: “La nostra democrazia è in pericolo. Se non ci mobilitiamo ora, sarà troppo tardi”.

La situazione rimane tesa anche in altre città del Paese, con presidi e proteste in corso, anche se per ora non si registrano episodi di violenza al di fuori della capitale. La comunità internazionale segue con attenzione gli sviluppi: Bruxelles ha espresso “profonda preoccupazione” per l’uso della forza e ha invitato tutte le parti a evitare l’escalation.

Il governo, dal canto suo, ha ribadito la propria legittimità democratica, sostenendo che le elezioni si stanno svolgendo “in modo trasparente e regolare”. Ma l’opposizione non intende arretrare: nelle prossime ore potrebbe convocare nuove manifestazioni, mentre il timore di ulteriori scontri cresce. Tbilisi resta sotto sorveglianza speciale.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure