
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un duro appello all’Occidente, denunciando la mancanza di una reazione forte e concreta agli attacchi russi in Ucraina. Nei recenti raid notturni, cinque persone sono morte e altre diciotto sono rimaste ferite, mentre un convoglio con 110 cittadini italiani diretto verso la Polonia è stato sfiorato dagli attacchi su Leopoli, come segnalato dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. La Russia continua a colpire infrastrutture civili chiave, in vista dell’inverno, e l’assenza di una risposta decisa da parte del mondo permette a Mosca di agire con crescente audacia, ignorando le pressioni internazionali.
L’obiettivo russo sulle infrastrutture civili

Zelensky ha ricordato che la Russia ha respinto ogni proposta volta a fermare la guerra o almeno a ridurre gli attacchi. Le infrastrutture energetiche ucraine, compresi gas e trasmissione elettrica, sono diventate obiettivi strategici per Mosca, che mira a compromettere la capacità del Paese di affrontare l’inverno. Il presidente ha sottolineato che, nonostante la gravità della situazione, il mondo non ha ancora fornito una reazione adeguata. «Combatteremo affinché l’Occidente non rimanga in silenzio e affinché la Russia percepisca una risposta concreta», ha affermato.
Zelensky ha evidenziato come molti armamenti utilizzati dalla Russia contengano componenti di origine estera. «Un singolo missile Kinzhal contiene 96 componenti prodotte all’estero, mentre i quasi 500 droni utilizzati durante la notte contengono oltre 100.000 componenti importati da Stati Uniti, Cina, Taiwan, Regno Unito, Germania, Svizzera, Giappone, Corea del Sud e Paesi Bassi». Il presidente ha ribadito che questi flussi di forniture devono essere interrotti, sottolineando la responsabilità di diversi Paesi nel sostenere indirettamente la capacità offensiva russa.
Proposte di sanzioni e prossimi passi

Zelensky ha annunciato che la prossima settimana si terrà una riunione dei coordinatori delle sanzioni del G7, durante la quale i partner internazionali esamineranno le proposte ucraine per limitare le forniture di componenti militari. «I materiali sono già stati forniti, ora servono decisioni concrete», ha detto, aggiungendo che Kiev sta preparando nuove sanzioni mirate sia contro chi collabora direttamente con la Russia, sia contro chi tenta di indebolire l’Ucraina in questo momento.