
Da Pechino a Pechino, un anno dopo, la storia si ripete e diventa leggenda. Sara Errani e Jasmine Paolini tornano sul tetto del China Open (WTA 1000), conquistando per la seconda volta consecutiva il titolo di doppio dopo una rimonta da applausi. In finale, le due azzurre hanno battuto la giapponese Miyu Kato e l’ungherese Fanny Stollar con il punteggio di 6-7, 6-3, 10-2, chiudendo in un’ora e 34 minuti di pura intensità.
Una rimonta da campionesse
Ancora una volta, Errani e Paolini hanno mostrato la forza di una coppia che non molla mai. Dopo un primo set perso al tie-break, le due italiane hanno tirato fuori grinta e lucidità, trasformando la delusione in energia positiva. La loro voglia di combattere è stata la chiave di un successo che arricchisce una stagione già straordinaria: per loro è il quarto titolo del 2025 e il nono complessivo insieme.

Dal tie-break all’apoteosi
La finale era iniziata in salita: Kato e Stollar hanno approfittato di qualche imprecisione delle azzurre e si sono aggiudicate il primo set 7-6 (7-1). Ma dal secondo parziale tutto è cambiato. Errani e Paolini hanno alzato il ritmo, ritrovando la perfetta sintonia che le contraddistingue: Paolini solida da fondo campo e Errani impeccabile a rete.
Il secondo set si è chiuso 6-3, e nel super tie-break finale non c’è stata storia. Le italiane hanno dominato 10-2, con la volée vincente di Sara a siglare il trionfo definitivo. Una vittoria che vale molto più di un trofeo: è la conferma di una coppia che continua a scrivere pagine indimenticabili del tennis azzurro.

Dominatrici della stagione
Con questo nuovo successo, Errani e Paolini raggiungono quota nove titoli di coppia e consolidano un 2025 da sogno: tre WTA 1000 vinti (Doha, Roma e Pechino), il Roland Garros e la Billie Jean King Cup per nazioni. Un ruolino di marcia che le proietta al primo posto nella Race WTA di doppio, davanti al duo Townsend/Siniakova, assicurandosi così la qualificazione alle prestigiose Finals di Riyadh.
Piccole grandi eroine del tennis azzurro
Errani e Paolini sono la prova che nel tennis contano talento, intesa e determinazione. Due “piccolette” che sanno far valere la loro classe e intelligenza tattica, regalando all’Italia un sogno che continua. E, a giudicare dal loro sorriso dopo il match, la fame di vittorie è ancora lontana dall’essere sazia.