Vai al contenuto

Flotilla per Gaza, i primi 26 attivisti: “Maltrattati e privati di cibo e acqua” — Israele: “Tutte menzogne”

Pubblicato: 05/10/2025 13:21

Sono atterrati nella serata di sabato 4 ottobre i primi 26 attivisti italiani della Global Sumud Flotilla, liberati dopo giorni di detenzione in Israele in seguito al sequestro delle imbarcazioni dirette verso Gaza. A bordo del charter proveniente da Istanbul, diciotto sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino e altri otto a Malpensa. Tra loro anche il giornalista Saverio Tommasi, il sindacalista Paolo De Montis, Michele Saponara e Cesare Tofani. Tutti raccontano di abusi, condizioni igieniche precarie e violazioni dei diritti umani, simili a quelle denunciate da Greta Thunberg, anche lei fermata durante la missione.

Secondo i racconti, l’abbordaggio delle navi da parte della Marina israeliana sarebbe avvenuto “come un sequestro da parte di una banda armata in acque internazionali”. De Montis parla di ore “massacranti” nelle celle israeliane: “Le donne erano in 15 in una cella da 4, noi in 10 in una da 7, con un solo rotolo di carta igienica e il cibo per terra. È lì che abbiamo capito come vengono trattati i palestinesi”. Saverio Tommasi aggiunge: “Ci hanno tolto le medicine, anche a un cardiopatico e a un uomo di 86 anni con l’asma. L’acqua era quella calda del bagno, dal sapore rancido. Nessun medico è mai arrivato. Mi hanno strappato le fedi dal dito, restituite solo a Istanbul”.

Il giornalista di Fanpage racconta anche di aver visto Greta Thunberg ammanettata, “con un soldato che le sventolava davanti una bandiera israeliana”. L’attivista svedese ha poi confermato ai funzionari del suo Paese di essere stata tenuta “in una cella infestata da cimici, con poco cibo e segni di disidratazione”, come riferito dal Guardian e ripreso dall’Ansa.

Tra i rientrati, Cesare Tofani parla di un trattamento “umiliante”: “All’inizio non sono stati violenti, poi con la polizia sono iniziate le angherie. Ci hanno trattato come terroristi”. Michele Saponara ha ribadito: “È stata dura, ma non quanto lo è ogni giorno per i gazawi. Ora vogliamo solo riportare a casa i nostri compagni ancora detenuti”.

Sono infatti ancora 15 gli italiani trattenuti in Israele, dopo aver rifiutato il rilascio volontario: attendono l’espulsione giudiziaria prevista nei prossimi giorni.

Tel Aviv respinge però tutte le accuse: in una nota diffusa dal Ministero degli Esteri israeliano su X, si legge che “le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di Greta Thunberg e degli altri detenuti della flottiglia Hamas-Sumud sono sfacciate menzogne. Tutti i diritti legali dei prigionieri sono stati pienamente tutelati”. Israele sostiene inoltre che “molti attivisti, inclusa Thunberg, avrebbero scelto di rimanere in custodia”.

Gli attivisti italiani, una volta rientrati, hanno annunciato l’intenzione di presentare denuncia in Italia per detenzione illegittima e violazione dei diritti umani, mentre le indagini diplomatiche tra Roma e Tel Aviv restano ancora aperte.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2025 13:23

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure