
Al Masters 1000 di Shanghai, il match tra Jannik Sinner e Tallon Griekspoor ha preso una piega inattesa e dolorosa per l’azzurro. Dopo aver conquistato il primo set al tiebreak 7-6 (7/3) e perso il secondo per 5-7, Sinner ha avviato il terzo set con evidenti problemi fisici. Già durante il cambio campo, il giovane talento italiano ha dovuto fermarsi per farsi trattare dal fisioterapista, ma i tentativi di recupero non sono bastati. Sul 2-3 in favore dell’olandese, Sinner ha dovuto abbandonare il campo, costringendo Griekspoor ad accedere agli ottavi di finale.
La partita, attesa come uno degli incontri più equilibrati del terzo turno del torneo cinese, si era aperta con un grande equilibrio. Sinner aveva dominato il primo set nel tiebreak, mostrando precisione al servizio e colpi profondi, annullando ogni tentativo di palla break dell’avversario. Il secondo set, però, ha evidenziato le prime difficoltà dell’azzurro: sei palle break non sfruttate e alcuni game giocati zoppicando hanno lasciato intuire che il dolore al ginocchio stava limitando la sua mobilità.
Problemi fisici e intervento del fisioterapista

Il momento decisivo è arrivato nel terzo set. Dopo aver subito il break al terzo game, Sinner non è riuscito a servire efficacemente e ogni spostamento laterale si è trasformato in una sofferenza visibile. Il fisioterapista è subito intervenuto durante il cambio campo, cercando di alleviare il dolore e permettere al numero 2 italiano di continuare il match. Nonostante gli sforzi, però, la situazione non è migliorata. La scelta di ritirarsi sul 2-3 ha rappresentato una decisione obbligata, dettata dalla prudenza e dalla necessità di non aggravare l’infortunio.
Quello con Griekspoor è il settimo ritiro in carriera per Sinner. I precedenti includono partite contro Rublev a Vienna 2020, Cerundolo a Miami 2022, ancora Rublev al Roland Garros 2022, Rune a Sofia 2022, Bublik a Halle 2023 e Alcaraz a Cincinnati 2025. Questo dato mette in evidenza come, nonostante il talento e la giovane età, Sinner abbia già dovuto affrontare numerosi problemi fisici durante le competizioni di alto livello, mostrando sempre grande professionalità nel gestire le difficoltà.
Come nascono i crampi e perché sono pericolosi
I crampi muscolari rappresentano una delle cause più comuni di ritiro nei tornei di tennis. Possono manifestarsi per diversi motivi, tra cui l’affaticamento prolungato, l’eccessiva accumulazione di acido lattico nei muscoli e la disidratazione. Nel caso di Sinner, la combinazione di uno sforzo intenso nei primi due set, lo stress fisico dovuto ai rapidi cambi di direzione e il dolore pregresso al ginocchio ha reso inevitabile la comparsa di crampi che hanno limitato la capacità di movimento e di colpire con efficacia.
Il rischio dei crampi aumenta in tornei dove la durata degli incontri può essere molto lunga e la pressione fisica e mentale è alta. Gli atleti devono gestire attentamente i ritmi, curare l’idratazione e pianificare pause strategiche, ma a volte nemmeno questo basta. Quando un muscolo si contrae in modo involontario, il giocatore rischia non solo di perdere punti, ma anche di peggiorare eventuali problemi preesistenti, rendendo necessario l’abbandono del campo.
L’impatto del caldo e dell’umidità

Un fattore che può aggravare la comparsa dei crampi è il caldo. Le alte temperature e l’umidità elevata accelerano la sudorazione, causando perdita di liquidi e sali minerali essenziali come sodio e potassio. Questo squilibrio elettrolitico influisce direttamente sulla contrazione muscolare e sulla resistenza fisica. In tornei come quello di Shanghai, dove le condizioni ambientali possono essere difficili, anche i migliori atleti del circuito ATP possono vedere compromessa la loro performance se non gestiscono correttamente l’idratazione e il recupero tra i game.
Per Sinner, il ritiro al Masters di Shanghai rappresenta un segnale importante. Non si tratta solo di una battuta d’arresto nella corsa agli ottavi, ma anche di un campanello d’allarme per la gestione fisica nei prossimi tornei. Gli allenatori e lo staff medico dovranno valutare attentamente i tempi di recupero, considerando sia il dolore al ginocchio sia l’affaticamento muscolare che ha portato ai crampi. Solo un corretto programma di riposo e fisioterapia potrà permettere all’azzurro di tornare competitivo al massimo livello.
Nonostante il ritiro, Sinner ha dimostrato ancora una volta grande professionalità, prendendo la decisione giusta per salvaguardare la sua carriera e la salute a lungo termine. La speranza dei tifosi italiani è di vederlo presto di nuovo in campo, sano e pronto a competere ai massimi livelli.