
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata alle 00:50 con epicentro nella zona della Solfatara di Pozzuoli, in provincia di Napoli, a una profondità di circa 2,4 chilometri. Il sisma è stato avvertito chiaramente dalla popolazione in diverse aree dell’area flegrea e della città di Napoli, ma al momento non si segnalano danni a persone o edifici.
Lo sciame sismico
Secondo quanto comunicato dall’Osservatorio Vesuviano, si è concluso lo sciame sismico iniziato ieri sera alle 19:59 del 4 ottobre, composto da 13 eventi sismici con magnitudo pari o superiore a 0.0, di cui 12 localizzati. L’evento principale è stato proprio quello di magnitudo 3.3 ± 0.3, avvertito in tutta la zona dei Campi Flegrei.
Le autorità ricordano che la definizione di “inizio” e “fine” di uno sciame sismico nell’area segue criteri precisi stabiliti dai sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che aggiorna costantemente i dati in tempo reale.
Un territorio ad alto rischio sismico
L’Italia è considerata un Paese ad alto rischio sismico perché attraversata da numerose faglie originate dai movimenti tettonici legati all’orogenesi alpina e appenninica, avvenute rispettivamente circa 100 e 20 milioni di anni fa.
L’accumulo di energia generato da queste spinte, tuttora attive, può rilasciarsi con improvvisi slittamenti dei piani di faglia, provocando terremoti anche di grande intensità. Le aree più esposte sono le zone alpine orientali e l’Appennino centro-meridionale, dove si trova anche l’area flegrea.
Gli esperti continuano a monitorare con attenzione la situazione, ricordando che l’attività sismica nei Campi Flegrei rientra nel quadro del fenomeno del bradisismo, un lento sollevamento e abbassamento del suolo che da anni interessa il sottosuolo di Pozzuoli.