
Un weekend di emozioni forti e colpi di scena ha infiammato il Gran Premio d’Indonesia. Da una parte la gioia incontenibile di Fermin Aldeguer, classe 2005, che conquista la sua prima vittoria in MotoGP; dall’altra la delusione per Francesco Bagnaia e Marc Marquez, entrambi costretti al ritiro dopo una gara da dimenticare.
Per Marquez, la domenica è finita presto e male: un contatto al primo giro con Marco Bezzecchi lo ha mandato a terra, con conseguenze pesanti. Il campione spagnolo ha riportato una frattura alla clavicola destra e dovrà ora capire se sarà necessario un intervento chirurgico.
Un giovane spagnolo conquista l’Indonesia
Il protagonista assoluto di Mandalika è stato Aldeguer, capace di gestire con freddezza una gara lunga e complessa, dominando dal settimo giro fino alla bandiera a scacchi. Sul podio con lui Pedro Acosta e Alex Marquez, per un trionfo tutto iberico che sa di nuova generazione.
La gara, lunga ventisette giri, sembrava destinata a Bezzecchi. Partito dalla pole, il pilota Aprilia aveva tutte le carte in regola per vincere, ma una partenza sbagliata lo ha spinto a un recupero troppo aggressivo, culminato nel contatto con Marquez. Entrambi fuori, e sogni infranti già al primo giro.

Marquez ko, Bagnaia in difficoltà
“Un contatto sfortunato”, ha spiegato Bezzecchi, visibilmente dispiaciuto. Ma per Marquez la situazione resta complicata: gli esami medici hanno confermato la frattura, e i prossimi giorni saranno decisivi per capire tempi e modalità di recupero.
Non è andata meglio a Francesco Bagnaia, scivolato al nono giro dopo una gara in affanno. Per il campione italiano, un altro stop che pesa nella corsa al titolo e che conferma il momento difficile della Ducati ufficiale.

Il futuro parla spagnolo
Con i grandi nomi fuori gioco, la scena si è trasformata in un duello tra Acosta e Aldeguer. Dopo una partenza equilibrata, il giovane murciano ha sferrato l’attacco decisivo al settimo giro, con una manovra perfetta che ha lasciato il rivale senza possibilità di replica. Da quel momento, la gara è diventata un monologo.
Aldeguer ha imposto un ritmo da veterano, amministrando il vantaggio con maturità sorprendente. Alle sue spalle, Acosta ha difeso il secondo posto dagli attacchi di Alex Marquez, completando un podio che segna simbolicamente il cambio di generazione nella MotoGP.
Una giornata storica per il team Gresini
La doppietta Aldeguer-Alex Marquez ha regalato al team Gresini una delle giornate più luminose della sua storia recente. “Una vittoria che ci ripaga di tutto il lavoro”, ha commentato Nadia Padovani, emozionata e orgogliosa del risultato.
Dietro al podio, Brad Binder ha chiuso quarto, seguito da Luca Marini, Raul Fernandez, Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio. Solo decimo Alex Rins, penalizzato da una strategia gomme poco efficace.
Un nuovo capitolo per la MotoGP
La vittoria di Aldeguer apre un nuovo capitolo nella storia del motomondiale: un ventenne al comando, capace di imporsi con personalità e talento contro avversari di esperienza. Dopo aver solo sfiorato il successo in Austria, il giovane spagnolo ha finalmente completato l’opera in Indonesia.
Per Ducati, resta un mix di festa e preoccupazione: entusiasmo per il trionfo del nuovo talento, ma timori per le condizioni fisiche di Marquez. A Mandalika, però, una cosa è chiara: il tempo di Fermin Aldeguer è appena cominciato.