
La Francia volta pagina con un nuovo assetto politico. Dopo settimane di consultazioni e indiscrezioni, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato ufficialmente la nuova squadra di governo, affidando la guida dell’esecutivo a Sébastien Lecornu. Un passaggio cruciale per il capo dell’Eliseo, che punta a ridare slancio all’azione politica in una fase di forte tensione sociale e di crescente pressione internazionale.
Il nuovo governo rappresenta, nelle intenzioni del presidente, un equilibrio tra continuità e rinnovamento. Macron ha infatti scelto di mantenere alcune figure chiave dei precedenti esecutivi, accanto a nomi nuovi destinati a segnare una fase diversa del quinquennato.
Il nuovo Governo

Nel nuovo esecutivo spicca la nomina di Bruno Le Maire al ministero della Difesa, segno di una riorganizzazione interna volta a rafforzare la dimensione militare e strategica del Paese. Gérald Darmanin, già volto noto della politica francese, viene confermato alla Giustizia, mentre Jean-Noël Barrot assume la guida degli Affari esteri, incarico di particolare rilievo in un momento di complessi equilibri geopolitici.
La linea economica resta invece nelle mani di Roland Lescure, scelto per il dicastero dell’Economia e delle Finanze, un ruolo chiave per affrontare le sfide legate all’inflazione e alla crescita. In totale, Macron ha nominato 18 ministri, descritti dall’Eliseo come “l’ossatura del nuovo governo”.
Domani il primo consiglio dei ministri
Il primo consiglio dei ministri è stato convocato per domani pomeriggio all’Eliseo, alla presenza del presidente Macron e del premier Lecornu. L’incontro servirà a definire le priorità politiche e programmatiche del nuovo esecutivo, con particolare attenzione alle riforme economiche e alla gestione della sicurezza interna.
Martedì, invece, il primo ministro Lecornu terrà il suo discorso di politica generale davanti al Parlamento francese, momento in cui delineerà le linee guida del suo mandato e le sfide che attendono la Francia nei prossimi mesi.
La formazione del nuovo governo segna dunque un passaggio decisivo per Macron, che punta a ricompattare la maggioranza e a riaffermare la stabilità del Paese in un contesto europeo complesso. Il presidente scommette su un equilibrio tra esperienza e rinnovamento, nella speranza che la squadra Lecornu riesca a dare una nuova direzione alla politica francese.