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Tensione ai confini: la Polonia fa decollare i caccia

Pubblicato: 05/10/2025 08:35

Il rumore dei caccia polacchi ha squarciato la notte lungo il confine con l’Ucraina. Varsavia ha alzato in volo i propri aerei da guerra e dichiarato la massima allerta operativa dopo una nuova ondata di attacchi russi contro la regione di Leopoli, a pochi chilometri dal territorio polacco.

Gli aerei polacchi e alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo – ha comunicato il Comando operativo delle Forze armate in un post su X – mentre i sistemi di difesa e di ricognizione radar a terra hanno raggiunto il livello massimo di prontezza”. Le misure, precisano le autorità, sono “di natura preventiva” e mirano a proteggere “lo spazio aereo e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti alla regione minacciata”.

Gli attacchi russi sull’Ucraina occidentale

Nella notte tra sabato e domenica, la Russia ha lanciato un attacco su larga scala con droni e missili contro diverse città ucraine. Le esplosioni hanno scosso Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, ma anche Kiev, Dnipro e Odessa, come riportano The Kyiv Independent e Ukrinform.

A Zaporizhzhia, un attacco combinato di droni e aerei ha provocato una vittima e almeno nove feriti, secondo il capo dell’amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. L’ondata di bombardamenti ha lasciato interi quartieri senza elettricità e acqua, mentre a Leopoli il trasporto pubblico è stato bloccato e una parte della città è rimasta al buio, come confermato dal sindaco Andriy Sadovyi.

L’aeronautica ucraina ha riferito di aver abbattuto 73 droni lanciati da Mosca, sebbene il dato non sia stato verificato in modo indipendente. Le forze di Kiev temono inoltre nuovi attacchi con missili da crociera, dopo il decollo dei bombardieri strategici russi Tupolev Tu-95.

La reazione della Nato

In risposta all’escalation, la Polonia ha fatto decollare i suoi caccia F-16 e attivato la cooperazione con i velivoli alleati della Nato presenti nel Paese. I media locali parlano di un “sistema di difesa aerea pienamente mobilitato”.

L’intervento di Varsavia, a poche ore dai raid, conferma la crescente tensione lungo il fronte occidentale del conflitto. Il timore è che un errore di traiettoria o un’esplosione oltre confine possa innescare un incidente diplomatico o militare in grado di coinvolgere direttamente l’Alleanza Atlantica.

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