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“Il Nobel per la pace a Trump”: È arrivata la nota al Comitato

Pubblicato: 06/10/2025 19:00

Le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza hanno rivolto un appello ufficiale al Comitato norvegese per il Nobel, chiedendo di assegnare il Premio Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, riconoscendone gli sforzi per garantire la liberazione dei loro cari. L’iniziativa arriva in un momento cruciale, mentre in Egitto si stanno svolgendo i negoziati per attuare la prima fase del piano proposto da Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza.

Secondo quanto dichiarato dall’Hostages and Missing Families Forum, l’organizzazione che rappresenta la maggior parte dei parenti degli ostaggi, la lettera è stata inviata al Comitato nella mattinata, in vista dell’annuncio ufficiale del vincitore previsto per venerdì. Il piano di Trump prevede che tutti i 48 ostaggi ancora prigionieri vengano liberati entro 72 ore dal via libera all’accordo.

“Trump ha portato la luce nei nostri momenti più bui”

In questo preciso momento, il piano globale del presidente Trump per liberare tutti gli ostaggi rimasti e porre fine a questa terribile guerra è sul tavolo. Per la prima volta da mesi, speriamo che il nostro incubo finisca finalmente”, scrivono le famiglie nella nota inviata al Comitato. “Siamo certi che non si darà pace finché l’ultimo ostaggio non sarà riportato a casa, la guerra non sarà finita e la pace e la prosperità non saranno ripristinate per il popolo del Medio Oriente”, aggiungono.

Nel messaggio, i familiari esprimono gratitudine verso il leader americano, ricordando i risultati ottenuti nei mesi precedenti. “Fin dal momento del suo insediamento, Trump ha portato la luce nei nostri momenti più bui”, si legge nella lettera, riferendosi alla liberazione di alcuni ostaggi grazie al cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra gennaio e marzo.

Nell’ultimo anno, nessun leader o organizzazione ha contribuito alla pace nel mondo più del presidente Trump. Mentre molti hanno parlato con eloquenza di pace, lui l’ha raggiunta”, prosegue il documento. E la chiusura è un appello diretto: “Vi esortiamo vivamente a conferire il premio Nobel per la Pace al presidente Trump perché ha giurato che non si fermerà finché anche l’ultimo ostaggio non sarà tornato a casa”.

Il contesto politico e le precedenti candidature

Donald Trump è stato più volte candidato al Nobel per la Pace sin dal 2018, da personalità statunitensi e internazionali. A luglio, anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ne ha proposto la candidatura, citando il ruolo decisivo di Washington nella guerra tra Israele e Iran, durata 12 giorni, e nel successivo cessate il fuoco. Tuttavia, tale nomina sarà valida solo per la selezione del 2026, poiché le candidature si chiudono a settembre per l’anno successivo.

Alcuni osservatori ritengono che il presidente americano stia accelerando gli sforzi diplomatici per attuare il piano di pace su Gaza, anche nel tentativo di rafforzare le sue possibilità in vista dell’assegnazione del prestigioso riconoscimento di quest’anno.

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