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Papa Leone, arriva il cambiamento storico per la Chiesa cattolica

Pubblicato: 06/10/2025 14:00

Con un gesto destinato a segnare un nuovo corso nella gestione economica della Santa Sede, Papa Leone XIV ha emesso la lettera apostolica in forma di Motu Proprio intitolata Coniuncta cura, datata 29 settembre 2025. Il documento ridefinisce in modo chiaro e strutturato le responsabilità sugli investimenti finanziari, togliendo allo Istituto per le Opere di Religione (IOR) il ruolo esclusivo e introducendo una logica di corresponsabilità tra le istituzioni vaticane, in linea con il principio di “communio per il servizio della Curia Romana” già sancito da Papa Francesco nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium.

Il Papa sottolinea come questa nuova disposizione “richiede che siano consolidate le disposizioni succedutesi nel tempo e siano ben definiti i ruoli e le competenze di ciascuna istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e efficienza negli investimenti, rafforzando la responsabilità condivisa degli organi competenti.

Tre punti chiave del Motu Proprio

Tra le novità principali del documento, al numero 3 si precisa che l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) potrà fare uso della struttura interna dello IOR per le attività di investimento, “a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati”.

Inoltre, Papa Leone XIV abroga il Rescriptum ex Audientia SS.mi del 23 agosto 2022, intitolato Istruzione sull’Amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede, segnando così la fine di disposizioni ormai superate rispetto alla nuova visione di gestione integrata.

Santa Sede, un passo verso la modernità

Infine, il documento stabilisce che tutte le attività di investimento finanziario della Santa Sede, destinate all’uso proprio e realizzate secondo l’art. 219 della Praedicate Evangelium, devono essere conformi alle disposizioni del Comitato per gli Investimenti e rispettare la Politica di investimento approvata, assicurando così uniformità e controllo sugli strumenti e sui flussi finanziari della Curia.

Con Coniuncta cura, Leone XIV introduce quindi un modello di governance più collaborativo e trasparente, riducendo il rischio di decisioni isolate e rafforzando il coordinamento tra APSA, IOR e Comitato per gli Investimenti, segnando un passo importante nella modernizzazione della gestione economica della Santa Sede.

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