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Addio al maestro che ha cambiato per sempre il cinema sperimentale

Pubblicato: 07/10/2025 12:25
Lutto Cinema

Si è spento a 92 anni, uno dei più grandi innovatori del cinema sperimentale. Per oltre settant’anni ha ridefinito il modo di guardare alle immagini in movimento, lasciando un segno profondo nella storia dell’arte contemporanea. La notizia della sua morte è stata confermata dal figlio, anche lui regista, che ha raccontato come il padre abbia continuato a lavorare fino all’ultimo, portando a termine i suoi recenti esperimenti visivi, gli “eternalisms”, poco prima del ricovero in ospedale.

Figura di culto e mentore di intere generazioni di artisti, Ken Jacobs era considerato da molti un “titano del cinema sperimentale americano”, come lo definì il Film at Lincoln Center. Nato a Brooklyn nel 1933, si era formato come pittore nello studio di Hans Hofmann prima di immergersi nella vibrante scena artistica underground newyorkese degli anni Sessanta, collaborando con nomi come Andy Warhol, Allen Ginsberg e Jack Smith. Proprio con Smith firmò due opere seminali dell’avanguardia: Blonde Cobra e Little Stabs at Happiness, veri e propri manifesti di un cinema libero e ribelle.

L’eredità di un pioniere del cinema indipendente

Nel 1966 Jacobs fondò con la moglie Flo Jacobs – scomparsa nel giugno 2025 – il Millennium Film Workshop, un’istituzione chiave nella diffusione del cinema indipendente. Parallelamente insegnò per oltre trent’anni alla Binghamton University, diventando un punto di riferimento per studenti e artisti, tra cui il critico J. Hoberman, che contribuì a diffondere la sua influenza nel mondo accademico.

Dai suoi esordi con Orchard Street (1956), un documentario sul Lower East Side, Jacobs si è distinto per un approccio radicale alla materia filmica. Il suo capolavoro Tom, Tom the Piper’s Son (1969) analizza fotogramma per fotogramma un corto del 1905, destrutturandolo per rivelare la complessità del linguaggio cinematografico. Quest’opera innovativa è stata inserita nel 2007 nel National Film Registry della Library of Congress.

Ken Jacobs, maestro del cinema sperimentale

Un artista che ha trasformato il tempo in immagine

Tra le sue opere più note si ricordano anche Perfect Film (1986), Opening the Nineteenth Century: 1896 (1990) e Star Spangled to Death (2004), un monumentale collage di quasi sette ore composto da materiali d’archivio, in cui Jacobs racconta la storia culturale e politica americana dal dopoguerra ai giorni nostri. Iniziato nel 1957 e completato quasi cinquant’anni dopo, il film rappresenta il simbolo della sua dedizione assoluta al lavoro e della sua fede incrollabile nel potere delle immagini.

Il regista Ken Jacobs durante una proiezione

Un’eredità che continua a ispirare

Le opere di Jacobs sono state presentate nei più importanti festival del mondo – Berlino, Londra, New York – e in istituzioni come il MoMA, il Whitney Museum e il Centre Pompidou. Nel corso della sua carriera ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Maya Deren Award dell’American Film Institute, una borsa Guggenheim e finanziamenti dal National Endowment for the Arts e dalla Rockefeller Foundation.

Ken Jacobs lascia due figli, il regista Azazel Jacobs e l’artista Nisi Ariana. Ma soprattutto lascia un’eredità immensa: quella di un cinema che non smette di interrogarsi, di reinventarsi e di esplorare i confini della visione, trasformandola in pura esperienza percettiva. Un artista che ha saputo fare del tempo e della luce la materia viva del pensiero.

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