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Flotilla, il sospetto di Arturo Scotto (Pd): “”Droni contro di noi partiti da qualche Paese dell’Ue”

Pubblicato: 07/10/2025 08:21
Flotilla droni Arturo Scotto

La tensione diplomatica tra Spagna e Israele si inasprisce dopo l’annuncio della capogruppo del Partito di Unità Centrale (Cup) al Parlamento spagnolo, Pilar Castillejo, che ha dichiarato l’intenzione di intraprendere un’azione legale contro lo Stato di Israele. L’accusa è gravissima: secondo la parlamentare catalana, quanto avvenuto nei giorni scorsi rappresenterebbe un vero e proprio “rapimento” degli attivisti della Global Sumud Flotilla, intercettata dalle forze israeliane nel Mediterraneo.
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Castillejo ha rilasciato le sue dichiarazioni all’aeroporto di Barcellona-El Prat, dove è atterrata insieme a una dozzina di altri attivisti catalani a bordo di un volo proveniente da Atene, poche ore dopo il loro rilascio da parte delle autorità israeliane.

Abusi denunciati durante la detenzione

Durante l’incontro con i media, Castillejo ha denunciato in modo dettagliato le condizioni di detenzione subite dagli attivisti, parlando apertamente di “abusi fisici e psicologici”. Ha inoltre sottolineato l’assenza di medicinali per alcuni detenuti che ne avevano urgente bisogno, accusando le autorità israeliane di aver ignorato deliberatamente le necessità sanitarie dei prigionieri.

«Siamo stati trattenuti per cinque giorni, senza contatti esterni e sottoposti a trattamenti inaccettabili per uno Stato di diritto», ha dichiarato la parlamentare. L’episodio, a suo dire, deve essere definito senza mezzi termini: “un rapimento da parte di uno Stato”.

Attivisti spagnoli a bordo e situazione attuale

Secondo fonti ufficiali, erano 49 i cittadini spagnoli presenti a bordo della flottiglia umanitaria diretta verso Gaza. La nave è stata intercettata da unità israeliane la scorsa settimana, in un’operazione che ha suscitato reazioni contrastanti a livello internazionale. Dei 49 attivisti, 21 sono tornati in Spagna domenica, altri 27 lunedì, mentre uno di loro resta ancora detenuto.

Quest’ultimo è accusato di aver morso un agente nel carcere di Ketziot, episodio che ha spinto le autorità israeliane a prolungarne la detenzione. Non sono state fornite ulteriori informazioni sull’identità dell’attivista, né sulle sue condizioni attuali.

Arturo Scotto: “Bisogna fare luce sull’origine dell’attacco”

Sul caso è intervenuto anche Arturo Scotto, esponente del Partito Democratico (Pd) italiano, che ha sollevato dubbi sull’origine dell’attacco con droni avvenuto a circa 600 miglia da Gaza, molto più vicino alle coste italiane di quanto si possa immaginare.

Scotto ha evidenziato come nessun membro del governo italiano abbia chiesto spiegazioni o chiarimenti ufficiali: «Mi ha colpito il silenzio istituzionale. Quei droni non potevano essere partiti da Israele, che era troppo distante. L’idea che mi sono fatto è che potrebbero essere partiti da un altro paese dell’Unione europea».

Le sue parole aprono un nuovo fronte di interrogativi geopolitici, mettendo in discussione la trasparenza delle operazioni militari e la possibile complicità indiretta di paesi europei in azioni militari che avvengono nel Mediterraneo orientale.

Cresce la pressione sull’Unione europea

L’intero caso sta sollevando forti critiche verso l’Unione europea, accusata di inazione e mancanza di risposta diplomatica rispetto a un evento che ha coinvolto direttamente cittadini europei. I timori, espressi sia da Castillejo che da Scotto, riguardano non solo la sicurezza dei cittadini, ma anche la legalità delle operazioni militari e l’uso delle acque internazionali per scopi controversi.

Nel frattempo, cresce l’attesa per le prossime mosse del governo spagnolo, chiamato a esprimere una posizione chiara sull’accaduto. L’azione legale annunciata da Pilar Castillejo potrebbe rappresentare il primo passo concreto verso un contenzioso internazionale che rischia di aggravare ulteriormente i già delicati rapporti diplomatici tra Madrid e Tel Aviv.

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Ultimo Aggiornamento: 07/10/2025 09:33

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