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“L’hanno spinta a farlo”. Maria muore giovanissima, per una terribile malattia: dopo il dramma, l’atroce scoperta

Pubblicato: 07/10/2025 16:38

Per anni i media hanno raccontato la morte di Maria Miceli come una semplice tragedia. La ballerina bresciana, scomparsa a soli 35 anni nel maggio 2023 a causa di un tumore, era un volto noto dello spettacolo televisivo. Apparsa su Rai, Mediaset e Sky, aveva portato il suo talento sui palcoscenici più importanti, diventando un punto di riferimento per molti. Ma dietro la sua morte potrebbe esserci una storia molto più complessa, fatta di riti sciamanici, diete alternative e organizzazioni che rifiutano lo Stato e la medicina tradizionale.

Oggi, nelle aule del Tribunale di Milano, emerge uno scenario ben diverso. Secondo una denuncia presentata dai familiari di Maria Miceli, la giovane ballerina sarebbe stata indotta a non curarsi da due donne che avrebbero approfittato del suo stato di vulnerabilità. Un’accusa pesante che ha portato a un’inchiesta della Procura di Milano, al momento conclusa con la richiesta di archiviazione del pm, ma contro la quale i familiari, tramite l’avvocato Marco Marzari, hanno presentato opposizione. Si attende ora la decisione del gip: archiviazione, ulteriori indagini o rinvio a giudizio.

Le due donne coinvolte sarebbero R. S. e S. P., quest’ultima conosciuta come “La Sciamana”. Una figura enigmatica, legata – secondo la denuncia – a pratiche spirituali e a un’organizzazione controversa. La prima, contattata da Maria Miceli già nel 2018, si sarebbe presentata in una mail come “educatrice, psicologa e psicoterapeuta, consulente nutrizionale”, senza però risultare iscritta ad alcun Albo dei Biologi, Medici o Psicologi. Nonostante ciò, avrebbe indicato cure, diete e diagnosi alla ballerina malata.

Le comunicazioni oggi al vaglio dei giudici contengono veri e propri piani terapeutici, consigli di farmaci e regimi nutrizionali alternativi. La “Sciamana”, dal canto suo, avrebbe avuto un ruolo attivo nel rafforzare la convinzione di Maria di non seguire le cure oncologiche tradizionali, spingendola invece verso lo “Spirito” e le “forze dell’universo”. Un presunto percorso fatto di riti sciamanici e pratiche alternative, in netto contrasto con la medicina ufficiale.

I messaggi acquisiti dagli inquirenti sono inquietanti. “Dovresti evitare la Tac, lo sai anche tu. Non ti occorre affatto. Occorre ripristinare il tuo assetto ormonale devastato da quello schifo che ti somministravi”, si legge in una delle comunicazioni. In un’altra: “Devi smaltire tutto il veleno che hai assunto in questi anni…”. Il riferimento è verosimilmente alle cure chemioterapiche che Maria aveva inizialmente seguito. Il risultato, secondo l’accusa, sarebbe stata una vera e propria negazione della malattia oncologica.

Le parole della ballerina, contenute negli stessi messaggi, mostrano una donna alla ricerca di risposte. “Oggi mi sento due noduli, uno grande… cosa sta succedendo?”, scrive il 21 agosto 2019. La risposta di R. S. è laconica: “Nodulini che spariranno”. Pochi giorni dopo, Maria comunica le parole della sua oncologa: “C’è una ripresa di attività nella mammella… devo farmi operare per togliere tutto?”; “Non penso sia il caso”, le risponde la donna. “Starò bene, vero? Sospendere questa cosa mi farà stare bene senza danni, vero?”; “Assolutamente sì, è questo che ti sta creando danni”, la rassicura.

L’influenza della “Sciamana” appare ancora più evidente in altri messaggi: “Noi abbiamo i batteri buoni che ci aiuteranno, entrano nelle ossa. Noi crediamo negli strumenti che ci dà l’Universo”. Una narrazione che richiama alcune teorie complottiste che negano l’efficacia delle medicine e dei vaccini, vedendo la scienza come un sistema ostile.

Secondo quanto emerso negli ultimi mesi – e come sarà raccontato nella trasmissione “Farwest” in onda su Rai3 con un’inchiesta esclusiva di Carmine Gazzanni – la Sciamana sarebbe legata all’organizzazione “Noi È Io Sono”, di cui anche Fanpage.it si è occupata. Un gruppo che disconosce le autorità e le leggi, firma documenti con inchiostro rosso (presunto sangue) e diffonde teorie su passaporti autoprodotti, mutui non dovuti e tesi anti-sistema.

Gazzanni, infiltrandosi nel gruppo, ha documentato convinzioni al limite dell’assurdo: leader mondiali sostituiti da cloni, cabale extra-terrestri al governo, milioni di euro che lo Stato sottrarrebbe alla nascita. Ma soprattutto, un rifiuto totale della scienza e della medicina: vaccini e chemio considerati veleno, malattie viste come conseguenza di uno “squilibrio spirituale”. Un contesto che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto influenzare anche il percorso di Maria Miceli.

La decisione del gip nei prossimi giorni sarà cruciale per capire se ci saranno nuovi sviluppi giudiziari. Intanto, la vicenda – già drammatica – assume contorni sempre più surreali, sollevando interrogativi profondi sul potere delle sette, delle cure alternative e della disinformazione sanitaria.

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