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Allarme antisemitismo in Italia: 733 casi in un anno. Piantedosi rafforza i controlli e promette “tolleranza zero”

Pubblicato: 08/10/2025 16:03

“Dal 7 ottobre 2023 ad oggi, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, operante presso il ministero dell’Interno, ha registrato 733 segnalazioni per atti di antisemitismo, di cui 140 a Roma e 86 a Milano, con un fortissimo incremento rispetto al periodo pre-conflitto.”
Con queste parole il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha risposto durante il question time alla Camera, illustrando i dati più recenti relativi all’aumento degli episodi di odio antisemita in Italia dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas.

Il ministro ha spiegato che, rispetto agli anni precedenti, il numero di segnalazioni è cresciuto in modo esponenziale, confermando un trend che rispecchia l’allarme già lanciato dalle comunità ebraiche. La maggior parte degli episodi è stata segnalata nelle grandi città, Roma e Milano in testa, seguite da altri centri urbani come Torino, Firenze e Bologna.

“Rafforzati i controlli sugli obiettivi sensibili”

Nel suo intervento, Piantedosi ha sottolineato che il governo ha già adottato misure straordinarie per far fronte a questa situazione:
Sono stati rinforzati tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili riconducibili allo Stato di Israele,” ha dichiarato, aggiungendo che è stato anche “incrementato lo scambio di informazioni con le istituzioni ebraiche e le associazioni di settore”.

Secondo il ministro, l’obiettivo principale è garantire un monitoraggio costante dei fattori di rischio, individuando in anticipo possibili minacce o luoghi a rischio di atti ostili.
È fondamentale mantenere alta l’attenzione e assicurare una protezione efficace su tutto il territorio nazionale,” ha ribadito, ricordando che la sicurezza dei cittadini e il contrasto all’odio religioso e razziale “sono una priorità assoluta per il Viminale.”

L’allarme per l’aumento dei discorsi d’odio

Il ministro ha anche evidenziato come l’incremento degli episodi non si limiti a azioni fisiche o vandaliche, ma riguardi anche la diffusione online di contenuti antisemiti.
Il linguaggio dell’odio si è spostato anche sui social network, dove si moltiplicano post e commenti discriminatori,” ha spiegato, evidenziando l’importanza della collaborazione tra polizia postale e piattaforme digitali per intervenire tempestivamente in caso di segnalazioni.

La rete rappresenta oggi un veicolo potente per la propaganda estremista, e per questo il contrasto deve essere rapido e coordinato,” ha aggiunto Piantedosi, ribadendo che il ministero continuerà a sostenere iniziative educative e culturali per promuovere la tolleranza e la memoria storica.

In chiusura, il ministro ha espresso vicinanza alle comunità ebraiche italiane, assicurando che lo Stato “non farà mai mancare la propria presenza e il proprio impegno per garantire sicurezza e libertà di culto a tutti i cittadini.”

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