
Ci sono mattine in cui tutto sembra scorrere secondo una tranquilla abitudine: il sole filtra tra gli alberi, l’aria è ancora fresca, e il mondo si muove lentamente al ritmo dei passi di chi accompagna i bambini, esce per una commissione o si gode un momento di quiete. Una semplice passeggiata, magari con un passeggino, può rappresentare un piccolo rito quotidiano, un frammento di normalità in una giornata come tante.
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Ma bastano pochi secondi, un attimo di distrazione o un gesto involontario, per trasformare quella stessa quiete in una corsa contro il tempo. Una lieve pendenza, una mano che lascia la presa per un istante, e quella normalità si sgretola improvvisamente. È in quei momenti che tutto si capovolge, che le urla prendono il posto del silenzio, e che la paura invade lo spazio lasciato dalla serenità.
Cade con il passeggino nel fiume, grave un neonato
È in questo contesto che si è consumata la tragedia di martedì mattina, quando un bambino di tre mesi è rimasto gravemente ferito dopo essere caduto con il passeggino nel fiume Dora Riparia, all’altezza di lungo Dora Firenze, nella città di Torino. Il piccolo si trovava in compagnia della nonna, che lo stava spingendo lungo la passerella pedonale di corso Verona, una zona molto frequentata, anche per la vicinanza con il Campus universitario Einaudi.
Secondo una prima ricostruzione, il passeggino sarebbe sfuggito di mano alla donna mentre percorrevano il tratto pedonale. La carrozzina avrebbe poi imboccato il pendio accanto al marciapiede, scivolando velocemente verso il bordo dell’argine e precipitando per circa tre metri. La caduta si è arrestata sulle lastre di cemento che coprono l’argine del fiume, provocando un violento impatto.

Studenti accorrono in aiuto e allertano i soccorsi
L’incidente non è passato inosservato. Alcuni studenti universitari, che in quel momento uscivano dalle lezioni del vicino Campus Einaudi, hanno assistito alla scena e sono stati i primi a intervenire. Con grande prontezza hanno raggiunto il bambino per prestare i primi soccorsi, mentre uno di loro ha immediatamente chiamato il 118.
I soccorritori sono arrivati sul posto in pochi minuti. Il neonato è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza in ospedale, in condizioni definite gravi, ma al momento del recupero era cosciente. I medici hanno iniziato subito le valutazioni cliniche per escludere traumi interni o danni più gravi. Le prossime ore saranno determinanti per il quadro generale.
Una zona ad alta frequentazione pedonale
Il punto esatto in cui si è verificato l’incidente è un’area attraversata ogni giorno da centinaia di persone. La passerella pedonale di corso Verona, che costeggia la Dora Riparia, è spesso frequentata da famiglie, studenti e residenti del quartiere. Nonostante ciò, alcuni tratti presentano pendii scivolosi e margini non protetti, che possono rivelarsi pericolosi in caso di distrazione o imprevisti.
L’accaduto ha riacceso l’attenzione sulla sicurezza degli spazi urbani in prossimità di corsi d’acqua e aree pedonali, soprattutto quando frequentati da persone con bambini piccoli o da anziani. L’intervento tempestivo dei presenti ha evitato il peggio, ma il rischio corso dal piccolo resta altissimo.

Familiari sotto choc, il bimbo resta in prognosi riservata
La nonna del bambino, visibilmente sotto choc, non ha riportato ferite fisiche ma è stata assistita dai presenti fino all’arrivo dei familiari. Il neonato, intanto, è stato ricoverato con una prognosi riservata. I sanitari proseguono gli accertamenti, mantenendo massima cautela sul decorso clinico.
La vicenda ha suscitato una forte emozione anche tra i testimoni, molti dei quali hanno assistito impotenti alla caduta. Un episodio che, nel giro di pochi istanti, ha stravolto una giornata qualsiasi trasformandola in un incubo. E che oggi impone una riflessione più ampia sulla prevenzione degli incidenti nei contesti urbani quotidiani.