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«È solo mal di schiena». Ma dietro quel dolore si nascondeva un tumore: morto a 38 anni in due mesi

Pubblicato: 08/10/2025 21:51

All’inizio sembrava un semplice fastidio muscolare, uno di quei dolori che arrivano con il tempo e che si affrontano con un po’ di stretching e ironia. Un padre di famiglia scherzava con i figli, convinto che si trattasse soltanto dei primi segni dell’età. Nessuno, però, poteva immaginare che dietro quelle fitte improvvise, comparse a fine luglio, si celasse una malattia terribile. Quel dolore, inizialmente sopportabile, si è presto trasformato in una presenza costante e devastante.

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Il dolore che non passava e la scoperta shock

Per settimane ha cercato di ignorarlo, convinto che yoga e riposo potessero bastare a farlo passare. Ma il suo corpo lanciava segnali sempre più chiari: le fitte aumentavano, la stanchezza cresceva e ogni gesto quotidiano diventava difficile. Dopo un mese di sofferenza, ha deciso di andare in ospedale. Lì è arrivata la diagnosi che nessuno vorrebbe mai sentire: un tumore al colon retto in fase avanzata.

Steve Burrows, il 38enne morto per un tumore diagnosticato troppo tardi

La diagnosi quando ormai era troppo tardi

Solo in quel momento i medici hanno scoperto la verità: non si trattava di una sciatica, ma di un cancro già esteso ad altre parti del corpo. L’uomo, 38 anni, è stato subito sottoposto a una serie di accertamenti che hanno confermato la gravità della situazione. In pochi giorni le sue condizioni si sono aggravate, fino al ricovero in hospice, dove si è spento il 27 settembre, appena due mesi dopo i primi sintomi. Una fine improvvisa e profondamente ingiusta.

Foto di Steve Burrows, scomparso a 38 anni per un tumore al colon retto

Chi era Steve Burrows

Si chiamava Steve Burrows e viveva a St Neots, nel Cambridgeshire. Era affetto da una rara patologia ereditaria, la poliposi adenomatosa familiare (FAP), che causa la formazione di polipi intestinali potenzialmente cancerosi. Se non trattata per tempo, questa condizione può trasformarsi in tumore, come purtroppo è accaduto nel suo caso.

Immagine simbolica di tumore e diagnosi medica

Il dolore della compagna e l’appello a non sottovalutare i sintomi

La sua ex compagna, Bethan Kester, con cui aveva condiviso quasi cinque anni di vita, ha voluto raccontare la loro storia. «È devastante per tutta la mia famiglia. È stato letteralmente un mese fa che gli hanno detto che aveva un cancro, e ora non può più essere qui, ci ha tolto il fiato a tutti», ha dichiarato commossa. Ha ricordato le ultime settimane insieme: «Ha iniziato ad avere delle fitte nella parte bassa della schiena e cercava di fare esercizi di stretching in stile yoga per alleviare il dolore. Prima che capissimo di cosa si trattasse, il dolore era praticamente costante per tutto il giorno. Stava in ginocchio sul pavimento, abbracciato al divano, allungandosi perché pensava fosse sciatica».

Un’ironia amara e un addio troppo presto

Il racconto di Bethan si fa ancora più toccante: «Da lì in poi è peggiorato fino al punto che era piegato in due e non riusciva a muoversi molto. Faceva sempre battute sull’invecchiamento. Diceva ai miei figli “è solo la vecchiaia” e io gli rispondevo “hai solo 38 anni”». Parole che oggi suonano come un presagio doloroso.

Kester ha ricordato anche la disperazione di Steve al momento della diagnosi: «Mi ha telefonato e piangeva a dirotto, era davvero spaventato. Una volta che la diagnosi iniziale si è fatta strada, ha detto: ‘Combatterò questa cosa e ce la faremo’». Ma il male era già troppo esteso, «ha completamente devastato il suo corpo prima che qualcuno potesse rendersene conto».

Il messaggio finale: ascoltare il proprio corpo

Oggi Bethan ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe per offrire a Steve “il giusto addio che merita”. E il suo appello è chiaro: «Se c’è qualcosa di diverso nel tuo corpo, fallo controllare. Anche se non è niente, meglio andare a farti controllare per scoprire che non è niente». Parole semplici ma potentissime, che ricordano quanto sia fragile il confine tra la normalità e una tragedia improvvisa.

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