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Famiglie distrutte, lo sciroppo per i bambini era contaminato: tragedia devastante

Pubblicato: 08/10/2025 19:59

Una tragedia silenziosa si è abbattuta su diverse famiglie, portando con sé dolore e indignazione. Decine di bambini si sono ammalati dopo aver assunto un comune sciroppo per la tosse, un farmaco che avrebbe dovuto alleviare i sintomi influenzali e che invece si è trasformato in una condanna. Dietro la vicenda si nasconde una terribile scoperta: all’interno del medicinale era presente una sostanza chimica tossica utilizzata nell’industria, in quantità letali per l’organismo.


Il caso ha suscitato enorme scalpore nel Paese e a livello internazionale, riaccendendo i riflettori sui controlli di qualità dei prodotti farmaceutici e sulle carenze del sistema sanitario locale. Le autorità sanitarie hanno avviato indagini a tappeto per capire come sia stato possibile che un farmaco così pericoloso sia arrivato nelle mani di medici e pazienti, causando una vera e propria strage di innocenti.

Lo sciroppo contaminato e le prime vittime

È accaduto in India, nello stato del Madhya Pradesh, dove decine di bambini hanno accusato gravi lesioni ai renidopo aver assunto lo stesso sciroppo per la tosse. Secondo le prime analisi, il medicinale conteneva quasi il 50% di glicole dietilenico, un solvente industriale altamente tossico. Solo nel mese di settembreundici bambini di età compresa tra uno e sei anni hanno perso la vita. Altri due decessi sono stati registrati nello stato del Rajasthan, dove era stato distribuito un altro farmaco dello stesso tipo.


Il glicole dietilenico, come spiegano gli esperti, è una sostanza chimica letale: anche in piccole dosi può provocare insufficienza renale acuta e collasso multiorgano. Le analisi di laboratorio hanno confermato che le confezioni del medicinale risultavano contaminate ben oltre i limiti di sicurezza.

Le indagini e l’arresto del medico

A finire al centro dell’inchiesta è stato il dottor Praveen Sonipediatra che ha prescritto lo sciroppo a centinaia di bambini nelle ultime settimane. L’uomo, ora arrestato, si è difeso affermando: «Riceviamo confezioni sigillate, non decidiamo noi la formulazione». Il farmaco incriminato, il Coldrif, era prodotto dalla Sresun Pharmaceuticals, azienda già nota nel settore ma finita ora sotto accusa per violazione delle norme sanitarie e del codice penale indiano.
Il ministero della Salute indiano ha immediatamente disposto il ritiro di tutti i lotti del medicinale e avviato una inchiesta nazionale per verificare l’eventuale distribuzione di altri prodotti contaminati. «È inaccettabile che farmaci destinati ai bambini possano contenere sostanze industriali pericolose», ha dichiarato un portavoce del governo.
Nel frattempo, le famiglie delle vittime chiedono giustizia e maggiore controllo sulla produzione dei medicinali, in un Paese dove tragedie simili — purtroppo — non sono isolate.

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