
Il modo in cui ci vestiamo potrebbe dire molto più di quanto pensiamo. Secondo alcuni studiosi, il guardaroba può rivelare tratti della personalità e persino il livello di intelligenza di una persona. A sostenerlo è la psicologa Lara Ferreiro, che in un’intervista al quotidiano spagnolo Abc ha spiegato come la scelta dei colori negli abiti che indossiamo non sia mai del tutto casuale, ma rifletta spesso caratteristiche psicologiche profonde.
Secondo l’esperta, tre colori in particolare — blu, nero e bianco — sono tipicamente preferiti dalle persone con un quoziente intellettivo più alto. Una tesi curiosa, ma che affonda le sue radici nella psicologia del colore e nei suoi effetti sul comportamento umano.

“Il blu riflette stabilità e fiducia”
Il primo colore indicato da Ferreiro è il blu, spesso associato alla calma e alla lucidità mentale. “Il blu riflette stabilità, serenità e fiducia”, spiega la psicologa, sottolineando che questo tono “trasmette equilibrio e sicurezza, qualità che spesso si riscontrano nelle persone con una mente brillante e razionale.”
Indossare il blu, secondo gli psicologi, aiuta a comunicare serenità e autorevolezza, caratteristiche che favoriscono il successo sia nel lavoro sia nella vita sociale.
Il nero: semplicità e forza interiore
Il secondo colore simbolo di intelligenza, secondo la Ferreiro, è il nero. Nella cultura occidentale è spesso collegato al lutto o a emozioni negative, ma — come chiarisce l’esperta — “il nostro cervello non sempre lo percepisce in questo modo”.
“Il nero rappresenta la semplicità e l’ordine interiore. Per molte persone è sinonimo di forza e serietà”, spiega la psicologa spagnola. Questo colore, infatti, viene spesso scelto da chi vuole apparire determinato e concentrato, ma anche da chi apprezza la sobrietà e la chiarezza mentale.
Il bianco: purezza e controllo
Infine, il bianco, colore che Ferreiro definisce simbolo di “pulizia e chiarezza”. Nella sua analisi, la psicologa aggiunge un aspetto curioso: “Le persone con disturbo ossessivo-compulsivo possono indossare frequentemente il bianco, perché è un colore che si macchia facilmente e richiede di essere sostituito spesso.”
L’esperta racconta anche un aneddoto: “Conoscevo un paziente che aveva 40 camicie bianche e 40 magliette e le cambiava continuamente.”
Per Ferreiro, la scelta del bianco può quindi rivelare una mente ordinata e perfezionista, ma anche un forte bisogno di controllo e purezza mentale. In definitiva, conclude la psicologa, il colore dei nostri vestiti può essere uno specchio della nostra mente, un piccolo segnale di ciò che siamo — o vogliamo apparire — al mondo.