
“È venuta a casa con la sua amica e diceva le solite cose come ‘Sono tua figlia’. Mi chiamava mamma. Mi chiedeva un test del DNA, implorandomi. Non voleva andarsene, mi sono spaventata.”
Così Kate McCann, la madre della piccola Madeleine McCann, ha raccontato in tribunale l’incontro con Julia Wandelt, la giovane polacca di 24 anni che per mesi ha sostenuto di essere la bambina scomparsa in Portogallo nel 2007. La donna è oggi imputata per stalking, dopo aver perseguitato per mesi la famiglia McCann con messaggi, telefonate e, infine, una visita di persona nella loro abitazione, accompagnata da un’amica inglese, la 61enne Karen Spragg, anche lei sotto processo.

“Non ho mai risposto ai suoi messaggi”
Kate McCann ha spiegato come il primo contatto risalga a circa tre anni fa:
“Ho saputo di Julia Wandelt circa tre anni fa. Credo che il primo contatto sia stato una chiamata al centralino dell’ospedale dove lavoriamo.”
Successivamente, la giovane è riuscita a rintracciare numeri e indirizzi privati della famiglia. “Quando ho visto per la prima volta una foto di Wandelt era chiaro che non si trattava di Madeleine”, ha dichiarato in aula, precisando di non aver mai creduto alla sua versione e di aver rifiutato di sottoporla a un test del DNA.
“Non ho mai risposto ai messaggi di Wandelt. Non volevo interagire con lei.” Tuttavia, il 24enne ha deciso di spingersi oltre, presentandosi di persona a casa McCann nel dicembre dello scorso anno.
“Ricordo che era un fine settimana di forti raffiche di vento. Stavo tirando fuori la mia roba dal bagagliaio quando ho sentito qualcuno chiamare ‘Kate’. Mi sono spaventata, non avevo idea di chi fosse.”
“Mi sono sentita invasa nella mia casa”
La donna ha poi raccontato in aula, dietro un pannello protettivo, di aver riconosciuto la finta Maddie:
“Ho avuto un attimo di dubbio perché c’erano due donne ma poi ho capito che era Julia. Diceva le solite cose: ‘Sono tua figlia’. Mi chiamava mamma. Mi chiedeva un test del DNA, implorandomi. Mi sono sentita molto turbata, come invasa nella mia casa.”
I momenti successivi sono stati concitati: “L’altra signora era più aggressiva, diceva: ‘Non vuoi trovare tua figlia?’. Ho chiesto loro di andarsene, ma mi hanno seguita. Julia cercava di impedirmi di chiudere la porta. Quando sono riuscita a chiuderla a chiave, hanno continuato a bussare.”
“È stato angosciante”
Kate McCann ha raccontato di aver vissuto settimane di grande tensione:
“È ovvio che la cosa che desidero di più è che Madeleine torni, voglio che Madeleine mi chiami ‘mamma’, quindi è stato davvero angosciante per me. Il livello di stress e ansia che ha causato è stato enorme. Ora, ogni volta che torno a casa, controllo sempre chi c’è.”
La madre della bambina scomparsa ha aggiunto di aver sempre sospettato problemi di salute mentale nella ragazza e di non averla denunciata subito. Tuttavia, “la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’avvicinamento alla sorella di Madeleine. Non vogliamo assolutamente che siano coinvolti, e quindi ne abbiamo parlato con la polizia.”