
Una notizia che ha toccato il cuore del mondo del calcio arriva dai social: Everton Ribeiro, 36 anni, ha rivelato di essere affetto da un cancro alla tiroide. Il centrocampista brasiliano, protagonista ai Mondiali del 2022 con la nazionale verdeoro, ha raccontato di essersi già sottoposto a un intervento chirurgico e di trovarsi ora in fase di recupero. Il suo messaggio, condiviso con serenità e speranza, ha emozionato migliaia di tifosi e colleghi in tutto il mondo.
“È andato tutto bene, grazie a Dio. Sto guarendo, con la fede e il sostegno della mia famiglia e di tutti voi”, ha scritto l’atleta, accompagnando le sue parole con una foto sorridente dopo l’operazione. In poche ore il post ha raccolto una pioggia di messaggi d’affetto, commenti e incoraggiamenti da parte di compagni di squadra, ex colleghi e semplici fan.
Un messaggio di forza e gratitudine
Pochi giorni prima della diagnosi, Ribeiro era sceso in campo con il Bahia nella vittoria per 1-0 contro il Flamengo, il club con cui aveva scritto alcune delle pagine più belle della sua carriera. Con la maglia rossonera, infatti, ha conquistato due Coppe Libertadores ed è diventato un simbolo per i tifosi carioca.

La notizia della malattia ha rapidamente mobilitato tutto l’ambiente calcistico brasiliano. La Federcalcio (CBF) ha espresso pubblicamente la propria vicinanza al giocatore con un messaggio ufficiale: “Tutta la forza e l’energia positiva a Everton Ribeiro in questo momento. Il calcio brasiliano è con te”. Anche club storici come Flamengo, Cruzeiro e Corinthians hanno pubblicato note di sostegno, lodando la sua professionalità e il suo spirito umano.
Un campione dentro e fuori dal campo

Conosciuto per il suo stile elegante e la sua tecnica raffinata, Everton Ribeiro è da anni uno dei volti più rappresentativi del calcio brasiliano. Ora, la sua battaglia più importante non si gioca sul campo ma nella vita, e la sua decisione di parlarne apertamente ha suscitato ammirazione e rispetto.


Il coraggio di non arrendersi
Nel suo messaggio, Ribeiro ha espresso gratitudine verso i medici e il club per il sostegno ricevuto, promettendo di tornare presto in campo. Dalle sue parole traspare la stessa determinazione che lo ha sempre contraddistinto: la voglia di lottare, di non arrendersi, di trasformare una prova difficile in un’occasione di rinascita. E il mondo del calcio, oggi più che mai, tifa per lui.