
ROMA – Per la prima volta nella storia, il Parco archeologico del Colosseo apre al pubblico il Passaggio di Commodo, uno degli ambienti più suggestivi e misteriosi dell’Anfiteatro Flavio. Si tratta di un corridoio sotterraneo coperto a volta, parzialmente illuminato da bocche di lupo, che collegava direttamente il pulvinar, il palco imperiale, con l’esterno del Colosseo.
Questo percorso riservato agli imperatori e alle alte cariche dell’Impero romano, scavato tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., era del tutto nascosto allo sguardo della folla. Non previsto nella fase iniziale della costruzione del Colosseo, fu realizzato in un secondo momento, scavando le fondazioni stesse dell’edificio.
L’apertura al pubblico rappresenta un evento eccezionale, sia per il valore storico e architettonico del luogo, sia per l’apparato decorativo che lo caratterizza, finalmente restaurato e reso leggibile nella sua interezza grazie a un lungo e accurato intervento conservativo.
Le pareti del Passaggio di Commodo, originariamente rivestite in marmo (di cui restano visibili le grappe metalliche che sostenevano le lastre), sono oggi decorate con intonaci dipinti raffiguranti paesaggi. Sulla volta si ammirano stucchi con scene mitologiche legate al mito di Dioniso e Arianna, mentre nelle nicchie d’ingresso compaiono raffigurazioni degli spettacoli gladiatori: cacce al cinghiale, combattimenti con orsi, acrobati e animali feroci.

Il cantiere, diretto dalla dott.ssa Federica Rinaldi e dall’architetta Barbara Nazzaro, è durato da ottobre 2024 a settembre 2025 ed è stato realizzato con fondi del Parco archeologico del Colosseo per la manutenzione straordinaria, il restauro degli stucchi, il consolidamento delle strutture e l’installazione di una nuova illuminazione valorizzante e di una passerella di camminamento.
Parallelamente, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – in particolare dalla Missione 1 Cultura 4.0 (Investimento 1.2, “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive”) – sono stati finanziati interventi volti a garantire accessibilità e inclusione, con particolare attenzione alle persone con disabilità.
Tra le soluzioni adottate figurano una scala retrattile che si trasforma in piattaforma elevatrice per superare l’unico dislivello presente (rispettando i gradini ottocenteschi già esistenti), una mappa tattile per la lettura delle decorazioni e un video ricostruttivo digitale che consente di comprendere appieno l’iconografia dell’apparato decorativo, anche in assenza di conoscenze pregresse.
Il percorso così concepito permette al visitatore di immergersi nella storia imperiale di Roma, percorrendo gli stessi passi degli imperatori, ma con una lettura moderna, inclusiva e tecnologicamente avanzata. Un esempio virtuoso di come l’archeologia e la digitalizzazione possano convivere per offrire una fruizione completa del patrimonio culturale.
Con l’apertura del Passaggio di Commodo, il Parco archeologico del Colosseo si conferma all’avanguardia nella valorizzazione del patrimonio e nella promozione di una cultura accessibile a tutti, rendendo visibile e comprensibile un luogo fino ad oggi rimasto segreto per quasi duemila anni.