
Tra rivelazioni intime e ironia tagliente, Francesca Pascale ha scelto il programma Maschio Selvaggio, in onda su Rai Radio2 con Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, per raccontare frammenti inediti della sua lunga e turbolenta relazione con Silvio Berlusconi. E lo ha fatto senza filtri: “Io spiavo il cellulare di Silvio per vedere se qualcuno gli scriveva. Non era ancora l’epoca degli smartphone: era il vecchio Samsung. Bastava vedere quella lucina che brillava dai pantaloni e capivo già tutto. Pensa che inferno… un disastro”.
Un’ammissione che apre la porta a una narrazione fatta di insicurezze, gelosie e controllo. “Una volta volevo assoldare un investigatore privato. Ma la persona da seguire era Berlusconi. Il professionista mi disse: ‘Signora, non posso aiutarla. Il presidente del Consiglio non si può pedinare’. Lì ho capito che ero finita in qualcosa più grande di me”.

Durante la trasmissione, Pascale ha ricordato anche la capacità manipolatoria del leader di Forza Italia: “Era abilissimo. Riusciva sempre a rigirare la situazione. Mi faceva sentire in colpa anche quando non avevo colpe. Un grande comunicatore, su questo niente da dire”. Poi ha raccontato una delle massime preferite dell’ex compagno: “Diceva spesso: ‘Mi raccomando, oltre i mille chilometri non è più tradimento’”. Una battuta, ma anche un modo per minimizzare atteggiamenti controversi.
Ma non tutto è stato leggerezza. Pascale ha mostrato anche le sue fragilità e il dolore ancora vivo per una storia che ha segnato gran parte della sua vita. “Se potessi cancellare un episodio della mia vita pubblica, cancellerei la separazione da Silvio”, ha detto con voce rotta dall’emozione.
“È difficile parlarne al passato. È stata una relazione lunga, 15 anni non si dimenticano facilmente”, ha aggiunto, lasciando intravedere quanto quella storia sia ancora presente nella sua vita emotiva. “Cancellerei lo strappo, il modo in cui è finita. È quello che fa più male”.

Il racconto di Pascale restituisce il ritratto di una donna che ha vissuto a lungo nell’ombra di un uomo potente, cercando spazio, voce, autonomia. “All’epoca pensavo che l’amore fosse dimostrare quanto sei indispensabile per l’altro. Ora ho capito che l’amore è anche libertà”.
Oggi Francesca Pascale ha ritrovato un suo equilibrio, lontano dai riflettori politici ma non dal dibattito pubblico. Impegnata sui temi dei diritti civili e delle libertà individuali, ha sposato la cantante Paola Turci, con cui condivide battaglie e visione del mondo.
Ma la storia con Berlusconi, in qualche modo, la accompagna ancora: “Non rinnegherò mai il passato, ma ho impiegato molto tempo per capire chi ero veramente senza di lui. E oggi posso dirlo: sto bene”.