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“Non devono venirlo a sapere”. Garlasco, spunta l’intercettazione di Sempio: quella frase

Pubblicato: 09/10/2025 18:32

Una nuova intercettazione inedita potrebbe rimescolare le carte nel caso legato al delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007. A rivelarla è il programma “Mattino Cinque”, che ha trasmesso in esclusiva un audio risalente al 2017, con protagonista Andrea Sempio, ora indagato nell’ambito della riapertura delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi.

La registrazione, mai trascritta nei brogliacci ufficiali, sarebbe stata captata all’interno dell’automobile di Sempio durante un’intercettazione ambientale. Il contenuto getta una nuova luce sullo stato d’animo del giovane in quel periodo e ha immediatamente sollevato interrogativi tra esperti e opinionisti.

Nell’audio, Sempio appare molto agitato e parla con tono concitato con un interlocutore non identificato. Si percepisce chiaramente una forte preoccupazione: “Quando vanno a guardare, loro vanno a vedere proprio qualunque cosa… Quindi foto, filmati, qualunque cosa. C’è qualcosa che non deve andare in giro ai giornalisti“, afferma.

Le parole, cariche di tensione, sembrano riferirsi a materiali sensibili che l’indagato teme possano finire in mano alla stampa o agli inquirenti. “Veramente, non deve uscire… Fosse anche censurata, ma secondo me non deve uscire”, ribadisce, lasciando intendere la presenza di elementi compromettenti.


Secondo quanto emerso, questa intercettazione non sarebbe mai stata depositata nei fascicoli dell’epoca e solo ora, con la riapertura del caso, è tornata all’attenzione delle autorità. Il fatto che sia stata trasmessa in un programma televisivo solleva anche interrogativi sul rispetto della riservatezza degli atti giudiziari.

Intanto, il padre di Andrea Sempio, in un’intervista, ha dichiarato: “Mio figlio ha la vita rovinata, sta pagando un prezzo altissimo pur non avendo mai avuto nulla a che fare con questo delitto”. Parole che rispecchiano il clima di tensione attorno a una vicenda giudiziaria ancora lontana da una verità definitiva.

Nelle scorse settimane, Sempio è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. Un cambio di rotta clamoroso rispetto alla versione ufficiale che per anni aveva visto Alberto Stasi unico colpevole condannato in via definitiva.

Le nuove indagini, coordinate dalla Procura di Pavia, si stanno concentrando su elementi genetici trovati sotto le unghie della vittima e mai pienamente spiegati nei precedenti gradi di giudizio. L’intercettazione trasmessa in TV potrebbe ora diventare un tassello chiave nel nuovo scenario investigativo.

Nel frattempo, l’opinione pubblica resta divisa. C’è chi chiede giustizia per Chiara Poggi e chi mette in discussione l’intero impianto processuale. Ma una cosa è certa: il mistero di Garlasco è tutt’altro che chiuso.

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