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“Siamo senza carburante”. Terrore nei cieli italiani: l’annuncio shock, passeggeri impietriti

Pubblicato: 09/10/2025 17:29

MOMENTI DI TERRORE a bordo di un volo Ryanair operato da Malta Air, partito dall’aeroporto di Pisa e diretto a Prestwick, in Scozia. A causa di condizioni meteo estreme, l’aereo ha dovuto lanciare il codice di emergenza “Squawk 7700”, utilizzato in aviazione per segnalare situazioni critiche, a causa del carburante ormai quasi esaurito.

L’incidente è avvenuto lo scorso 3 ottobre e ha coinvolto il volo FR-3418, partito dall’Italia in ritardo a causa di uno sciopero generale e di manifestanti in pista. Una volta in volo, il Boeing 737-800 si è trovato nel pieno della tempesta Amy, che ha causato venti fino a 160 km/h e forti disagi in tutto il Regno Unito. Dopo diversi tentativi di atterraggio falliti, il carburante è sceso al minimo critico.

L’episodio è diventato pubblico solo in queste ore, dopo che l’autorità britannica dell’aviazione civile (CAA) ha avviato un’indagine ufficiale per livelli di carburante inferiori ai limiti di sicurezza previsti dalla normativa. Dai primi riscontri, emerge che l’aereo ha tentato due avvicinamenti alla pista di Prestwick, entrambi falliti, ed è stato costretto a riattaccare.

Dopo i due tentativi falliti, il velivolo è stato messo in holding – ovvero in attesa – e successivamente ha tentato un nuovo atterraggio, stavolta sull’aeroporto di Edimburgo, a circa 100 km di distanza. Anche in questo caso, però, le condizioni non hanno consentito l’atterraggio e il pilota ha dovuto riprendere quota, lasciando l’aereo in volo con carburante residuo sempre più limitato.

A quel punto, l’equipaggio ha deciso di dirottare definitivamente verso Manchester, in Inghilterra, dove l’aereo è atterrato in sicurezza quasi due ore dopo il primo tentativo. Tuttavia, la situazione era diventata critica: secondo i dati tecnici, al momento dell’atterraggio restavano solo 220 kg di carburante, sufficienti per circa cinque minuti di volo.

I passeggeri, molti dei quali ignari della gravità della situazione fino all’arrivo, hanno raccontato momenti di forte tensione. «Tutto sembrava normale, ma durante l’avvicinamento a Prestwick l’aereo ha fatto diversi giri», ha spiegato un testimone al The Ayr Advertiser. «Quando ha mancato l’atterraggio più volte, abbiamo iniziato a preoccuparci. Solo dopo abbiamo saputo che eravamo a pochi minuti dal rimanere senza carburante».

Secondo la ricostruzione, la partenza da Pisa era avvenuta in ritardo a causa della presenza di manifestanti sulla pista. Questo ha contribuito ad aumentare la pressione sull’equipaggio, che ha dovuto gestire sia la tempesta in arrivo, sia il rischio di non arrivare in tempo all’aeroporto di destinazione prima che le condizioni peggiorassero.

Un portavoce di Ryanair, interpellato dal Daily Mail, ha confermato l’accaduto: «La compagnia ha segnalato immediatamente l’evento alle autorità competenti. Poiché è in corso un’indagine ufficiale, collaboriamo pienamente e non possiamo rilasciare ulteriori dichiarazioni in questo momento».

Le autorità dell’aviazione civile britannica stanno ora valutando l’intera catena di eventi, inclusa la gestione del carburante, le scelte operative dell’equipaggio e la decisione finale di atterrare a Manchester. L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei voli low cost e sulle procedure in condizioni meteo estreme.

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