Un grave imprevisto ha sconvolto le ultime ore di un noto volto dei social, che ha raccontato pubblicamente di aver vissuto un momento di grande paura. Attraverso una serie di messaggi e video condivisi online, ha mostrato le conseguenze fisiche dell’accaduto e ha voluto trasformare l’esperienza in un’occasione di riflessione e consapevolezza per chi lo segue.
Con il viso visibilmente ferito e un collare cervicale, l’influencer ha rassicurato la propria community, spiegando di essere sopravvissuto a un incidente che avrebbe potuto avere esiti ben peggiori. Nonostante il dolore e lo shock, ha scelto di mantenere un tono positivo, sottolineando l’importanza di affrontare anche le difficoltà “con il sorriso”.
“Sto bene, ma è stata dura”
Il content creator Mariano Orefice, conosciuto sul web come Mariano Prank, ha raccontato di essere rimasto coinvolto in un violento incidente stradale. Nelle sue storie Instagram, il tiktoker ha spiegato: “Sto bene a parte qualche punto in fronte”, aggiungendo di avere riportato “una frattura al naso, al collo e alla costola”. Ha poi scherzato sul momento dell’impatto: “Mi si sono spaccati gli occhiali in faccia, ma stiamo sempre sorridenti. Vi ringrazio per i messaggi e per l’affetto che mi avete mostrato”.
Nelle ore successive, Orefice ha condiviso una lunga riflessione nata da quanto accaduto: “Un evento che ha scosso profondamente la mia vita. Le conseguenze fisiche e psicologiche sono state forti, ma ho deciso di trarne un insegnamento”. L’influencer ha definito l’incidente “una lezione di vita”, invitando i follower a non dare nulla per scontato: “Godetevi ogni giorno perché la vita è un dono precario e meraviglioso”.
Un messaggio di prudenza
In chiusura, ha rivolto un appello alla sicurezza stradale: “La vostra incolumità non riguarda solo voi: tornate sempre a casa, perché c’è chi vi ama e non merita di vivere un’assenza incolmabile. La prudenza è un atto d’amore verso sé stessi e verso gli altri”. Il creator ha infine rassicurato i fan: il recupero è in corso e, nonostante tutto, “il peggio è passato”.