
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sul Market Design, la riforma che punta a rendere il mercato energetico più chiaro e accessibile per i cittadini. L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza nei contratti, impedire ai fornitori di cambiare le condizioni economiche senza consenso e introdurre una gestione più ordinata dei tempi per il cambio di operatore.
Bollette più chiare e regole più rigide per i fornitori
Il cuore del provvedimento è la trasparenza delle informazioni che arrivano in bolletta. Le nuove regole prevedono che i consumatori ricevano dettagli completi e comprensibili su ogni voce di spesa: dal nome del fornitore con i relativi contatti, ai costi totali, fino alle promozioni, agli sconti e ai servizi aggiuntivi. Come stabilito anche dal decreto 210/2021 e dalle indicazioni dell’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, il documento dovrà essere chiaro e facilmente leggibile.

Un altro punto fondamentale riguarda i divieti per le società energetiche: non sarà più possibile modificare unilateralmente le condizioni economiche o la durata dei contratti di fornitura a tempo determinato e a prezzo fisso. Allo stesso modo, i fornitori non potranno risolvere anticipatamente i contratti prima della scadenza naturale, evitando così sorprese per i clienti.
Slitta il cambio fornitore in 24 ore
Il decreto introduce anche una modifica importante sulla tempistica del cambio di fornitore energetico. In base alla precedente normativa, l’Italia avrebbe dovuto consentire il passaggio a un nuovo gestore entro 24 ore a partire dal 1° gennaio 2026, in linea con la direttiva europea. Tuttavia, il governo ha deciso di posticipare la scadenza, fissando una nuova data “entro il 2026”, per dare più tempo al completamento delle procedure tecniche e burocratiche.
“Il cittadino al centro delle scelte energetiche”
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza del provvedimento: «Questo decreto conferma la volontà del governo di porre il cittadino al centro delle scelte energetiche, come consumatore consapevole e insieme orientato alla condivisione di energia rinnovabile, dunque interprete fondamentale della transizione». L’obiettivo della riforma è dunque duplice: proteggere i consumatori e favorire la competitività del mercato, in un contesto in cui le bollette restano alte e la chiarezza sui costi è sempre più necessaria.