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Shock in Vaticano, uomo urina sull’altare di San Pietro: panico tra i fedeli e sconcerto del Papa

Pubblicato: 11/10/2025 13:47

Un episodio surreale e inquietante ha sconvolto la mattinata di ieri all’interno di uno dei luoghi più sacri e simbolici del mondo. Centinaia di fedeli e turisti presenti hanno assistito increduli a un gesto che ha violato non solo lo spazio fisico della fede, ma anche la sua sacralità. Un momento di silenzio e stupore è calato su tutta la basilica, mentre le guardie si precipitavano a fermare l’uomo responsabile dell’atto.

Le autorità vaticane hanno immediatamente avviato verifiche interne per comprendere come sia stato possibile che qualcuno potesse oltrepassare le barriere di sicurezza e raggiungere un punto così protetto del tempio. Si parla di un episodio che ha lasciato un profondo senso di indignazione e smarrimento sia tra i presenti che all’interno delle stesse istituzioni religiose.

Profanazione all’altare della Confessione

Secondo quanto ricostruito, nella mattinata di venerdì 10 ottobre, un uomo è riuscito a raggiungere l’altare della Confessione nella basilica di San Pietro e, una volta arrivato in cima ai gradini, ha urinato sulla mensa sacra. Il gesto, avvenuto intorno alle 9:30, è stato compiuto sotto gli occhi attoniti dei visitatori che in quel momento affollavano la basilica. L’uomo, approfittando di un attimo di distrazione del personale di sorveglianza, ha scavalcato i tornelli di protezione che circondano l’altare, posto sotto il celebre baldacchino del Bernini, e ha compiuto il suo atto di profanazione.

Pochi istanti dopo, alcuni gendarmi in borghese presenti in basilica lo hanno raggiunto e bloccato, mentre il personale si affrettava a delimitare l’area e a rimuovere i turisti. Nonostante l’intervento tempestivo, il danno era ormai fatto.

Indignazione e precedenti

Secondo fonti interne, Papa Leone XIV sarebbe stato informato dell’accaduto e avrebbe espresso profondo sconcertoper quanto avvenuto. Non è escluso che il Pontefice chieda una revisione delle misure di sicurezza all’interno della basilica, per evitare che simili episodi si ripetano.

Non si tratta del primo caso: lo scorso febbraio, un uomo di origini rumene era salito sullo stesso altare, danneggiando alcuni candelabri liturgici. L’episodio di ieri, tuttavia, per modalità e gravità, segna un nuovo livello di oltraggio che ha indignato il mondo cattolico e sollevato interrogativi sull’efficacia dei controlli all’interno del Vaticano.

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